Nuove regole per gli stadi: “Torneranno le famiglie”

La Stampa (M.Nerozzi) – Un po’ più di rumore, con il ritorno di tamburi e megafoni dentro gli stadi, e un po’ meno di timore, si spera. Dopo sette anni, la tessera del tifoso è destinata alla rottamazione, avviata a diventare una fidelity card dei club, per scopi di marketing. «È un passo avanti per riportare allo stadio le famiglie e per dare quel senso di inclusione che lo sport favorisce», ha detto il ministro dello Sport, Luca Lotti, a fianco del collega dell’Interno, Marco Minniti, presentando il Protocollo d’intesa con Federcalcio e Coni. Autografi e foto di rito ieri, nella sede della Figc, con il presidente Carlo Tavecchio, padrone di casa.

Dunque, dovrebbe diventare più semplice la fruibilità degli stadi, come ha spiegato Daniela Stradiotto, capo dell’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive: «Vendita dei biglietti pure nel giorno della partita, anche se restano la nominatività del tagliando, il posto fisso e, per le gare a rischio, l’incedibilità del biglietto». Libera vendita anche per gli abbonamenti, senza più l’obbligo della tessera del tifoso, ma dal prossimo anno, visto che le campagne delle società per questa stagione erano già partite. Ci sarà però un codice di condotta: se il tifoso si comporta male, il club potrà ritirargli l’abbonamento, come succede già in Inghilterra. Si spera in una rivoluzione, auspica il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, che sottolinea la necessità di un miglioramento degli stadi, vecchia piaga italiana.

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