I veri nodi del Protocollo: la quarantena e le polizze

Il Corriere Dello Sport (P.Guadagno, A.Ramazzotti) – Domenica sarà una giornata chiave per la ripresa degli allenamenti delle squadre di Serie A. Il Governo convocherà davanti alla Commissione Tecnico Scientifica i rappresentanti della Federcalcio e il tema da affrontare sarà quello della ripresa delle sedute. Come confermato da Spadafora, senza qualche correzione sul protocollo e senza l’approvazione del Cts anche parlare di allenamenti sarà impossibile. Nodo sul tema dei positivi, il documento elaborato dalla Figc prevede l’isolamento solo per il contagiato, ma stando al Dpcm del Governo, la quarantena di due settimane è prevista anche per gli altri, oltre che per il malato. Difficile non immaginare un nuovo stop, qualora saltasse fuori un nuovo positivo, stesso discorso fatto anche in prospettiva della nuova stagione. Un altro dettaglio è difficile da trascurare: alcune delle polizze sottoscritte dai club per gli infortuni dei giocatori non prevedono la copertura per danni permanenti a un tesserato conseguenti una patologia contratta durante una pandemia. Le squadre “scoperte” dovranno cercare di trovare un accordo con le rispettive compagnie assicurative lavorando sulla polizza, ma resterà il problema della responsabilità civile e penale in caso di positività di un calciatore, che cadranno sul presidente del club e sul responsabile dello staff medico.

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