Ninja, miracolo impossibile. È il momento di Pellegrini

Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Il soprannome Ninja non gli è stato dato per caso. Radja Nainggolan ha una forza fisica, ma soprattutto mentale, che ha pochi confronti nel calcio italiano e internazionale. Vuole giocare il derby e si arrenderà solo all’ultimo minuto, anche se ieri si è allenato a parte con Schick e le possibilità di vedere il belga in campo domani sono praticamente nulle. Eusebio Di Francesco ha prima istruito il gruppo in sala video e poi si è concentrato sulla parte tattica in vista del derby. A Nainggolan non si rinuncia facilmente, ma la Roma ha in casa la soluzione migliore: Lorenzo Pellegrini. Romano e romanista, speranza certificata del calcio italiano come dimostra la mancata convocazione dell’ex commissario tecnico Giampiero Ventura per il doppio spareggio contro la Svezia dove la nazionale si è coperta di gloria e Ventura è passato alla storia del calcio italiano come il secondo tecnico capace di non portare l’Italia ai Mondiali. Pellegrini è molto di più che una riserva: è un titolare aggiunto con enormi margini di miglioramento.

In estate il Sassuolo e il suo procuratore, Pocetta, hanno ricevuto ricche offerte da Juventus e Milan, ma Lorenzo ha voluto a tutti i costi ritornare alla Roma e riannodare il filo del sogno che aveva iniziato fin da ragazzino nelle squadre giovanili giallorosse. Di Francesco, finora, è stato quasi perfetto nella gestione del turn-overe nel bilanciamento del gruppo. Schierare Nainggolan magari all’80% non al top, dopo il problema muscolare nel ritiro della nazionale belga, sarebbe un segnale in controtendenza a quelli dati finora. L’ipotesi più probabile, a questo punto, è Pellegrini titolare e Nainggolan in panchina, visto anche che mercoledì prossimo, a Madrid, la Roma si giocherà contro l’Atletico il primo match ball per passare agli ottavi di finale di Champions League, tenendosi il secondo per la gara del 5 dicembre, all’Olimpico, contro il Qarabag nel caso in cui le cose dovessero andare male contro i «colchoneros».

Schick rimane un mistero non buffo: i tempi di recupero del ceco per un infortunio muscolare sono ormai quelli di uno strappo (ultima presenza: 16 settembre, 16’ in campo contro il Verona). Emerson Palmieri ha invece completato il recupero dopo l’infortunio al legamento crociato del ginocchio subito il 28 maggio scorso. Il terzino brasiliano tornerà in campo oggi con la Primavera nella sfida contro l’Inter in programma alle 14.30 al Tre Fontane. Un recupero importante per le rotazioni future, visto che Emerson può giocare sia sulla fascia sinistra, dove Kolarov è diventato un titolarissimo, che su quella destra.

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