Il Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Se dipendesse solo da lui, Gian Piero Gasperini rimetterebbe mano a gran parte dell’attacco. Ma il suo pragmatismo lo porta a fissare priorità chiare: una prima punta e un esterno offensivo, a patto che siano giocatori di livello. Il motivo è tutto nei numeri. Con 16 gol segnati, la Roma è la squadra meno prolifica tra quelle che, nei cinque principali campionati europei, oggi sarebbero qualificate alla Champions League. Un dato che pesa ancora di più se rapportato ai risultati: 30 punti con 16 reti, significa che ogni gol giallorosso vale quasi due punti.

Gasperini chiede quindi un intervento forte sul mercato. Finora ha mantenuto toni realistici, consapevole di quanto sia complicato intervenire a gennaio, ma il calendario impone riflessioni immediate: Juventus, Genoa e Atalanta sono snodi cruciali, da affrontare peraltro senza Ndicka ed El Aynaoui, impegnati in Coppa d’Africa. In questo scenario, la priorità è chiara: Joshua Zirkzee resta il profilo ideale. Conosce già la Serie A e garantirebbe tempi di adattamento ridotti, un fattore decisivo per una squadra che ha bisogno di segnare subito, non di aspettare.