Nasce l’Inter di Spalletti

Corriere Dello Sport (A.Ramazzotti) – Luciano Spalletti inizia a pensare alla nuova Inter. Non solo in termini di acquisti, ma anche di conferme dei giocatori presenti nella rosa attuale. Alla sua avventura alla Pinetina si dedicherà anima e corpo solo al termine del match di sabato all’Olimpico che in caso di vittoria sancirà il secondo posto della Roma (e il suo addio alla panchina giallorossa), ma anche per un professionista come lui è difficile non iniziare a gettare lo sguardo al futuro. Anche perché nei contatti che ha avuto con Sabatini e Ausilio, telefonate e summit che i diretti interessati ancora per qualche giorno non confermeranno (e anzi smentiranno), qualche discorso sulla rosa del 2017-18 è stato fatto. Spalletti, oltre a essere un allenatore di spessore, è un profondo conoscitore del campionato e “studia” la Serie A. Non si focalizza solo sulla sua squadra e, di volta in volta, sull’avversaria di turno: lui ama osservare con occhio attento anche tutte le altre formazioni e ha una conoscenza discreta dell’Inter. Certo non è al corrente dei dettagli e dei perché del disastroso 2016-17 a tinte nerazzurre, ma qualche idea sui ruoli da rinforzare e sui giocatori da confermare ce l’ha. Per esempio ammira parecchio Perisic, che l’Inter sembra (sembrava?) decisa a vendere, e non gli dispiace neppure Joao Mario, che considera un centrocampista “totale” e con ampi margini di miglioramento.

GIALLOROSSI, SEGUITEMI – L’esperienza maturata nel mondo del calcio gli insegna che, quando un allenatore lascia una squadra, sono pochi i casi in cui riesce a portare con sé 2-3 giocatori. A volte è capitato, ma nei top club l’orientamento (spesso per non fare sgarbi agli ex dirigenti), è quello di limitare le richieste di… ex allievi. Ciò premesso, in corso Vittorio Emanuele sanno che nella rosa giallorossa di quest’anno Spalletti stravede per Nainggolan, Rüdiger ed Emerson Palmieri. Sono questi i suoi scudieri, i giocatori che vorrebbe in qualsiasi squadra. La Roma per questioni di fair play finanziario dovrà fare una cessione entro il 30 giugno, ma sembra irrealistico che possa vendere tutti e tre. Nella Capitale Spalletti stima pure Strootman, in scadenza di contratto nel 2018: se decidesse di non rinnovare, anche lui potrebbe essere un’idea, ma la dirigenza giallorossa è sicura di convincere a restare sia lui sia De Rossi, altro fedelissimo del tecnico toscano.

DANILO, “BERNA” E MASUAKUSpalletti ha notato che l’Inter attuale è a corto soprattutto di personalità e di qualità in determinati ruoli. Chiederà qualche rinforzo subito, ma alcune valutazioni sul materiale a disposizione le farà durante il ritiro e la tournée in Cina. Sarà in quelle settimane di lavoro che capirà chi è adatto al suo calcio. Ciò premesso, e appurato il gradimento per i suoi (ex) giallorossi, giocando contro il Lione lo ha impressionato parecchio Tolisso, non considera Krychowiak del Psg un giocatore di secondo piano, ammira la polivalenza tattica di Bernardeschi, la classe di Di Maria e andrà alla ricerca di un altro centrale difensivo d’esperienza (oltre a Rüdiger…). Pepe è un’idea a parametro zero, mentre dalla Spagna parlano di accordo già fatto con il compagno del Real, Danilo, terzino destro richiesto pure in Inghilterra. L’Inter per il momento smentisce il corteggiamento a Danilo. Il West Ham, che vuole Eder, è pronto a mettere sul piatto l’esterno mancino Masuaku, vecchia conoscenza di Sabatini e Ausilio.

IVAN E JOAO – Capitolo riconferme con annotazione tattica da non scordare: a Spalletti piacciono gli esterni offensivi che accelerano e a Roma andava matto per Salah. Sicuri che accolga con un sorriso la partenza di Perisic? Il croato è quello che può portare soldi freschi, ma l’Inter sta per chiudere un importante accordo commerciale per la cessione del suo marchio in Cina. Il sacrificio dell’ex Wolfsburg potrebbe non essere più necessario. Soprattutto se Spalletti lo chiedesse (o lo ha già fatto?). Pure Joao Mario gli piace: dopo tutti i ruoli cambiati quest’anno, però, vorrebbe trovargli una posizione fissa in campo. Ci penserà da domenica. O forse lo ha già fatto…

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