Il Tempo – Pjanic si scusa e suona la carica

Pjanic aveva capito tutto, appena prima dell’inizio della partita: «Mancano ancora 19 partite, possiamo giocarcela con tutti». Un lapsus quello del bosniaco, che non calcolando la brutta prova del San Paolo aveva già la risposta in tasca. Il secondo giallo rimediato nella ripresa lo terrà fuori dalla prossima sfida con il Catania: un errore di cui il centrocampista si è tenuto a scusare attraverso i soliti social network: «Mi dispiace molto, ma continuo a credere in questa squadra». Al triplice fischio, i giallorossi passano nella pancia del San Paolo, arrabbiati, ma consapevoli di aver gettato al vento un’occasione troppo ghiotta dopo i risultati di giornata.

Eliminando ogni polemica sulla questione jet-lag e annessa stanchezza del volo intercontinentale affrontato tre giorni. Una posizione condivisa da tutti e dimostrata fisicamente sul campo, fatto che uno sconsolato Balzaretti tende subito a precisare: «Il viaggio in America non ci ha condizionato, in ogni senso. E la prestazione di questa sera non posso certo giudicarla negativamente». Nonostante il passivo finale sia più che pesante: «È difficile parlare guardando il tabellone, sicuramente c’è stato un divario tra le squadre. Ma ho avuto la sensazione che ci fosse una buona Roma in campo, purtroppo abbiamo pagato degli errori a caro prezzo».

Cavani non perdona, e mentre lascia lo stadio con il pallone in mano grazie alla sesta tripletta siglata in campionato da quando è approdato a Napoli, il terzino giallorosso non può far altro che tessere le lodi del Matador: «Complimenti a lui, è straordinario. È un giocatore a cui capitano tre occasioni e te le butta tutte dentro. Sono riusciti a capitalizzare al meglio. Adesso però non credo che le nostre aspettative siano cambiate: siamo al livello delle prime, quindi nessun ridimensionamento. Non ho nulla da imputare ai miei compagni». Un risultato pesante quindi, che non blocca però la crescita della squadra nel momento più delicato della stagione. Non ha dubbi su questo il difensore: «Siamo cresciuti tanto rispetto alla prima parte di campionato, e credo che questo continueremo a vederlo già domenica prossima al Massimino. Ne sono sicuro. Dal campo ho avuto la sensazione che abbiamo giocato bene, anche in inferiorità numerica». Ora l’obiettivo di centrare l’ultimo posto per l’Europa che conta si allontana ancora, cinque punti da recuperare e una nuova rincorsa: «Dobbiamo continuare a lavorare duro, possiamo ancora arrivare terzi e credo sia nei nostri mezzi. Possiamo e dobbiamo centrarlo: ci sono altre squadre particolarmente forti, ma non siamo da meno. Non cambierei nessuno dei miei compagni per nessun altro».
Il Tempo – Adriano Serafini

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