Nainggolan: “Alla sosta vogliamo essere secondi. Con la Juve abbiamo fallito. Io vicino alla Premier? Ci sono stati solo dei contatti”

Radja Nainggolan, centrocampista della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport durante la cena di Natale all’ex caserma di via Guido Reni. Queste le sue parole:

Ti piacciono questi murales che ci sono qui all’ex caserma Guido Reni?
“Sì sono molto carini. Penso che sia un momento prima di Natale e ci siamo riuniti un po’ tutti qua per farci gli auguri. E’ sempre una bella cosa”.

Quanto ci metti a sbollire la rabbia dopo una sconfitta del genere?
“Bisogna essere convinti di quello che abbiamo fatto, sia quello che abbiamo fatto bene che quello che abbiamo fatto meno bene. Adesso c’è una partita importante che bisogna vincerla perché alla sosta vogliamo chiudere al secondo posto e possiamo andare alla sosta in una posizione favorevole”.

2016 anno di rilancio per la Roma, voto?
“Non lo so, perché la delusione della Champions League è una cosa che per tanti tifosi e per noi come squadra ha fatto male. Quindi il primo obiettivo non l’abbiamo fatto ma adesso c’è un’altra bella competizione dove ci siamo qualificati e ci concentriamo anche su quella. Poi io non sono un tipo che fa voti, preferisco essere una parte di una squadra che continua a dare il massimo per arrivare agli obiettivi che sono rimasti”.

Cosa pensi delle dichiarazioni di Szczesny dopo Juventus-Roma?
“Dopo le partite ci sono sempre delle delusioni e si parla sempre con a testa calda. Credo che quello che abbia voluto dire è che rispetto a loro noi nei momenti in cui magari dovevamo vincere il contrasto giusto o fare l’ultimo passaggio decisivo abbiamo fallito. Poi lui ha parlato a testa calda e magari si è espresso in maniera sbagliata o magari l’avete messa un po’ in maniera sbagliata come spesso succede. Siamo tutti uniti e sappiamo cosa dobbiamo fare. Dobbiamo cercare di non fare questi errori che abbiamo commesso nell’ultima partita”.

Ti piace questa nuova posizione in cui giochi?
“Da quando gioco a calcio ho sempre detto che dove mi si mette gioco. Cerco di dare sempre il massimo e in questo momento sto la. Poi a volte mi metto desta o a sinistra, io per i risultati di squadra faccio di tutto. E’ quello che si deve fare tutti. Bisogna mettersi a disposizione perché alla fine l’obiettivo è uno solo ed è quello di squadra. Questa cosa l’ha dobbiamo avere tutti in testa”.

Quanto sei stato vicino alla Premier?
“Vicino è un parolone. Ci sono stati dei contatti, abbiamo parlato e niente più. La mia volontà era stata presa più in fretta, ho deciso velocemente cosa volevo. Poi diciamo che ci sono stati dei patti che avevamo promesso e che ora stiamo cercando di risolvere. Però quello che volevo fare l’ho fatto”.

Quanto ti senti legato ai tifosi della Roma?
“Io sono uno che per la squadra in cui gioca da sempre tutto. Poi vengo rispettato per quello che faccio e cerco di dare il massimo rispetto ai tifosi. L’ho fatto a Cagliari e ora a Roma idem. Sono felice, devo vivere anche felice. In questo momento sono felice e vivo bene: la cosa importante è questa. Poi il resto la roba legata al calcio arriva sempre dopo”.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti