Musonda chiama ma Jesè è favorito

Il Corriere dello Sport (R.Maida)La Roma ha sempre in pugno Jesè Rodriguez. Ma dal Belgio le parole del padre di Charly Musonda lasciano capire che il ds Massara, da bravo allievo di Sabatini, non stia lasciando niente di intentato per consegnare a Spalletti un valido rinforzo in attacco.

O CONTE, O ROMA – Il signor Musonda, intervistato dai media del suo Paese, ha specificato che esiste una trattativa con la Roma e che, dopo i sei mesi sfortunati al Betis Siviglia, il giovane attaccante non prenderà in considerazione altre proposte: «O restiamo al Chelsea, dove Conte vuole valutarlo, oppure andiamo a Roma». Così, secco. Ora, posto che Massara tratta con la madre di Musonda e non con il padre, poco cambia. La famiglia è interessata non poco alla tentazione romana, per rilanciare un talento di 20 anni scottato dall’esperienza andalusa.

PRIMA SCELTA – Ma è la Roma, in questo momento, a tenersi a distanza di sicurezza perché ritiene di avere ottime possibilità di chiudere l’affare Jesè con il Psg. Ieri sono arrivati altri due indizi incoraggianti: il giocatore, dopo l’arrivo del tedesco Draxler, non è stato convocato per la breve tournée della squadra in Tunisia. E il Las Palmas, la squadra più attrattiva per Jesè per questioni affettive, ha confermato di non avere le risorse finanziarie per pagare uno stipendio superiore ai 3 milioni annui. La Roma invece in qualche modo intende arrampicarsi a certe somme, purché riesca a blindare l’accordo con il Psg sulla base di un prestito oneroso da 2 milioni con diritto di riscatto da definire.

ALTERNATIVA – E attenzione. Siccome da parte di tutti i personaggi coinvolti nella trattativa esiste la volontà di trovare una soluzione positiva, il procuratore Gines Carvajal ha proposto alla Roma un’opzione di riserva a Jesè: l’altro spagnolo Deulofeu, meteora dell’Everton e sondato con insistenza dal Milan. Eventualmente, se ne riparlerà. Assai meno probabile un’ipotesi circolata nelle ultime ore a Trigoria: è stato offerto Jonathan Biabiany, francese dell’Inter coltivato in Italia finito fuori dal progetto tecnico di Pioli, ma difficilmente verrà preso davvero in considerazione.

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