Corriere dello Sport – Per la Lazio ci sarà una multa, ma non la squalifica del campo

Cosa rischia la Lazio per i buuu razzisti dei propri tifosi nei confronti di Juan? Una multa, magari forte, ma non di più. Non ci sono gli estremi per salire nella gamma delle sanzioni.

IL GIUDICE – L’art. 11 del Codice di Giustizia Sportiva sancisce la responsabilità delle società “per cori, grida e ogni altra manifestazione espressiva di discriminazione”. L’ammenda che si applica alle società di serie A va da 20 a 50 mila euro. Perché il club biancoceleste non ha precedenti né è recidiva. Fra l’altro, il giudice solitamente tiene comunque conto di quanto le società fanno per prevenire atti come questi, applicando le attenuanti generiche previste dal codice. Perché, in caso di recidiva o particolare gravità, un club potrebbe trovarsi a dover disputare una o più gare a porte chiuse, con alcuni settori dello stadio chiusi, fino alla squalifica del campo.

IN CAMPO – Corretto il comportamento dell’arbitro ieri in campo, due anni fa uscirono delle linee guida per gli arbitri fornite dall’Uefa sul comportamento da adottare: annuncio con l’altoparlante; nuova sospensione della gara (cinque, dieci minuti), con richiesta alle squadre di rientrare negli spogliatoi; sospensione definitiva del match, in accordo con le autorità presenti sul campo. A Bergonzi, ieri, è bastato seguire solo il primo step.

Corriere dello Sport

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