La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – La voglia e l’evidenza. José Mourinho è quello che tiene banco nel dopo partita, spiegando la sua Roma che lievita. “Mi piacerebbe alzare la prima Conference League perché come vice di Robson vinsi l’ultima edizione della Coppa delle Coppe, ma non siamo favoriti. Ci sono le olandesi, il Rennes, il Leicester, lo Slavia Praga, senza contare che questo turno è aperto“.
La soddisfazione non appanna la disamina del match. “Ho fatto i complimenti al Vitesse. Il primo tempo è stato loro e lo 0-0 era stretto, ma il secondo è stato nostro. All’inizio non ci siamo adattati alla partita. Non voglio parlare solo di un campo orribile, però, quando il gioco è senza qualità, diventa un gioco di corsa, di seconde palle. Nel primo tempo siamo stati fortunati, non abbiamo fatto niente per segnare. Nella ripresa è stata un’altra cosa. La squadra si è organizzata bene, abbiamo controllato il gioco. Alla fine anche in dieci ero tranquillo, anche se la qualificazione è aperta“.
Passiamo a Zaniolo, che è parso contrariato al momento del cambio. “No, sono stato io a dirgli di andare dentro perché faceva freddo ed era sudato — spiega Mourinho —. Lui ha fatto una bella gara e voi avete visto male. Vi dovete sforzare di più (rivolto ai giornalisti, ndr ) per trovare un problema a tra me e Zaniolo“.