Mourinho: “Smalling resta? Non spetta a me. Potevo andare via a dicembre, invece…”

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Vincere soffrendo, come da Dna. Mourinho si gode il successo e non fa niente per nascondere la fatica fatta per portarlo a casa. “Abbiamo giocato trenta minuti molto buoni. Poi ci siamo abbassati, perché questa è la nostra natura. Altre squadre possono cambiare nella ripresa e aumentare la qualità, noi no. Dobbiamo gestire minuto dopo minuto. Giochiamo con dei liti, ma abbiamo vinto in sicurezza contro una squadra difficile. Da noi ogni infortunio o squalifica è una sofferenza, le squadre che invece arrivano in fondo possono scegliere“.

Ed allora c’è da cancella la delusione con la Cremonese e Mourinho (“Potevo andare via a dicembre, ma sono ancora qui”) alla fine si ritiene soddisfatto: “Questa è la nostra squadra più forte, l’avessimo schierata con la Cremonese saremmo in semifinale di Coppa Italia, ma non avremmo vinto con l’Empoli. Ci sono tifosi e parte della stampa che non lo capisce. Ai miei giocatori prima della partita ho detto: ‘Dobbiamo entrare in campo con uno zaino pieno di tristezza, frustrazione e doloro. Ma siamo solo noi, non aspettiamoci aiuti‘”.

E quando qualcuno gli suggerisce che potrebbe utilizzare di più gente come Camara e Solbakken, Mou è lapidario: “Camara non lo abbiamo comprato, è stato per aiutare con le sue caratteristiche e i suoi limiti. Solbakken anche non lo abbiamo comprato e ancora non capisce le dinamiche di squadra. Non uso un giocatore che non sa la differenza tra 5-3-2 o 5-2-1-2. Viene da anni in cui ha giocato 4-3-3, deve imparare. Se c’è da rischiare bene, perché ha qualità. Ma se sto 2-0 chiudo la zip e me ne vado a casa con 40 punti“.

Quindi di Zaniolo (“Il problema lo ha con la società“) e Smalling (“Io non posso fare nulla per convincerlo a firmare) e Pellegrini: “Se lo fischiano in 20,30, 50 su 60mila non conta molto. Ma lui sa che io apprezzo tutti gli sforzi e i sacrifici che fa per giocare“.

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