Mourinho: “Se gioco come Sarri mi uccidono. Ibanez non si tocca, Tammy male”

La Repubblica (A. Di Carlo e L. Monaco) – Ibanez per me è intoccabile, domani giocano lui più altri 10“. Ecco il ruggito dello Special One a difesa del protagonista, in negativo, del derby perso: José Mourinho si presenta in conferenza stampa con l’intento di proteggere il difensore brasiliano, finito nel mirino di molti tifosi giallorossi dopo l’errore sul gol biancoceleste. Il tecnico portoghese ha poi chiuso il discorso relativo al derby con una frecciatina a Sarri: “Della Lazio non parliamo neanche, se gioco io così, mi uccidono“.

Archiviata la stracittadina, la Roma è chiamata a vincere sul campo del Sassuolo di Dionisi (fischio d’inizio 18.30), con tante assenze che pesano, tra tutti Dybala e Pellegrini: “Il bel mercatino che abbiamo fatto con sforzo, dedizione, sacrificio e bel lavoro della società e del direttore, non sta giocando. Dybala è stato decisivo con Juve e Inter, Lorenzo è un giocatore multifunzionale“.

L’analisi di Mourinho è poi spietata sul centrocampo e sulle difficoltà che la squadra sta incontrando: “Wijnaldum non gioca, Camara sta ancora cercando di capire la squadra e Matic non è venuto qui per giocare con Cristante“.

Ma di necessità bisognerà fare virtù per mantenere il passo del gruppo di testa e non perdere altro terreno dal quarto posto. E in molti invocano una maglia da titolare per Volpato: Cristian sta crescendo con la Roma e sta giocando i primi minuti consecutivi e non come l’anno scorso. È in un processo di crescita, deve concentrarsi sulla costruzione del suo futuro“.

Ma se qualcuno attendeva una rivoluzione tattica, dopo il ko maturato con la Lazio, rimarrà deluso: “Cambio modulo? Non lo faccio io, ma i giocatori che ho a disposizione“. Come Tammy Abraham, lontano parente del giocatore ammirato la scorsa stagione. Mou ammette: “Non posso nascondere che non sono soddisfatto dell’involuzione di qualche giocatore“.

 

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