Corriere della Sera (M. Ferretti) – La Roma è una squadra che ama giocare senza pallone. Lo dicono i numeri, lo racconta la sua storia con José Mourinho in panchina. La Roma ama far giocare l’avversario, concedergli il controllo della situazione per poi sfruttare la riconquista del pallone e le ripartenze veloci.
Il Monza, avversario oggi all’ora di pranzo all’Olimpico, invece adora il possesso palla, al punto di figurare al terzo posto nella speciale classifica, alle spalle di Napoli e Milan. La squadra di Palladino gioca (terza per tiri effettuati, dopo Napoli e Inter) e fa giocare, visto che il suo portiere è il secondo più impegnato del campionato con 32 parate (37 quelle dcl Frosinone: la Roma è ultima con 9).
Anticipando quanto potrebbe accadere in campo, vien facile pensare a una Roma strategicamente attendista, organizzata per controllare le mosse dell’avversario, pronta a rubar palla e a fiondarsi in avanti. Ecco perché serviranno più mediani che mezzeali, ecco perché ci sarà bisogno di proteggere il pacchetto difensivo per poi trarre vantaggio da intercetti e ripartenze.