Mourinho: “La rosa ha dei limiti. Ai quarti ci tocca la partita più difficile. Non cambierei mai il mio posto qui alla Roma”

José Mourinho, allenatore della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Lecce 3-1. Queste le sue parole:

MOURINHO A MEDIASET

Può essere soddisfatto solo del risultato. La Roma non può rinunciare a certi giocatori…

Purtroppo è vero. La rosa ha limiti. Maitland e Sergio hanno dato più opzioni, più squalità. È il nostro profilo, quello del nostro progetto.

Mancano 3 partite per il titolo della coppa, sarà una Roma diversa?

Manca tanto ancora. Anche la sosta. Non c’è nessun dubbio è la squadra, la rosa più forte del campionato. In questo caso della Coppa Italia. Ci tocca la partita più difficile da giocare. Cercheremo di fare la sorpresa.

Se devi fare un bilancio da quando hai accettato ad oggi, un voto? Sei soddisfatto? Sei più avanti?

Dal punto di vista emozionale, dell’empatia, di essere felice da 1 a 10, dico 11. Sono molto felice in un luogo in cui aiuto gli altri, la gente si fida di me. Non potevo essere più felice di stare qui. Dal punto di vista calcistico per lottare tra l’ottavo e il quarto posto non è quello che voglio. Ma è un momento. Prossima stagione saremo meglio. Non ti nascondo che nel primo tempo ero frustrato. Tatticamente quando hai tanti problemi è difficile. Sono contento, non cambierei il mio posto e parte di questo progetto per nessun altro. Prima di questi 3 anni sono qua per questo progetto.

Situazione in casa Roma è curiosa. Giocatori come Abraham, Mkhitaryan, Zaniolo. I limiti quali sono?

Magari è il tuo concetto di tecnica è diverso dal mio. Magari è diverso. Per me la base è non perdere palla, fare un passaggio a 10 metri. Dopo ci sono le scelte. Sicuramente per tanta gente è un concetto diverso di quello che è tecnica. Abbiamo fatto una partita tecnicamente povera. Se fai analisi della palla persa, siamo noi che la perdiamo non per l’avversario.

Che emozioni proverà a San Siro?

Veramente non lo so. Mi devo preparare emozionalmente come alla partita di Roma. Cercare di non avere emozioni. Di fare una partita come un’altra. Dopo dipende, sono tornato col Milan e mi hanno insultato. La gente non lo farà però vediamo. Vado lì con l’intenzione di fare la mia partita con la mia Roma. Rispetto chi avrò lì perchè la gente non dimentica.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Quali sono state le note positive della squadra?

Poche perché abbiamo avuto poca disponibilità nel pressare, dovevamo essere più tranquilli. Nella ripresa siamo stati una squadra diversa con i cambi.

Le scelte di formazioni?

Ho voluto far riposare alcuni calciatori, abbiamo provato a creare gioco tra le linee. Non ho potuto far riposare Veretout, nella ripresa la partita è cambiata con Mkhitaryan e Zaniolo.

Cosa ti ha sorpreso nel primo tempo?

Qualcosa non ha funzionato, a livello di pressione abbiamo fatto fatica. Felix non sapeva se saltare o meno il suo avversario, dopo il pareggio abbiamo giocato più rilassati. Nella ripresa con Zaniolo e Mkhitaryan c’è stato un cambiamento, sul gol di Abraham sono stati decisivi. Nel primo tempo con Perez e Felix troppo aperti, Abraham è stato servito poco. Poteva essere migliore l’atteggiamento nel primo tempo, però ho voluto far riposare un po’ di persone, Zaniolo e Mkhitaryan devono giocare la prossima e giustamente dovevo farli riposare. È colpa mia per le scelte del primo tempo, ho sbagliato perché non ho pensato alle difficoltà che potevamo avere perché ho pensato a domenica facendo risparmiare due giocatori importanti per noi. Mancava pure Pellegrini.

Il modulo della Roma cambierà di volta in volta?

A me piace di più la difesa a 4, partita dopo partita cercheremo di vedere i giocatori più in forma e ci adatteremo all’avversario.

MOURINHO AI CANALI DELLA ROMA

Il match?

Nel secondo tempo non ricordo una parata di Rui, ne ricordo 2-3 di Gabriel e alcune occasioni che abbiamo sbagliato. Il secondo primo tempo è stato positivo, il primo no. L’atteggiamento non è stato positivo, nel pressing, nel gioco, nella ricerca della profondità. Il primo tempo non mi è piaciuto, ma nel secondo tempo abbiamo dimostrato di voler vincere.

Kumbulla?

Lui è diventato un titolare di cui mi fido al 100%, ha avuto un’evoluzione molto buona. È un giocatore giovane, è cresciuto giocando a tre e deve abituarsi a giocare a 4. Sta crescendo bene e abbiamo bisogno di lui, soprattutto a marzo quando aumenteranno le partite. Sta dimostrando che possiamo fidarci di lui.

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