Mourinho: “La corsa? In settimana ho mentito anche a me stesso dicendo che questa partita non fosse speciale”

José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato dopo la vittoria per 2-1 contro il Sassuolo. Queste le sue parole:

MOURINHO A DAZN 

Quando corre è un momento speciale, perché stasera era così speciale?

Perché durante la settimana sono stato un bugiardo anche con me stesso, a dire che non era una partita speciale. Ho cercato di convincermi però era una partita speciale, un numero importante per me e sicuramente vorrò sempre ricordare che la partita numero mille è stata questa. Non volevo ricordare una sconfitta, avevo una paura tremenda di avere questo ricordo in eterno. Ho mentito a tutti, è stata una sensazione incredibile perché la partita poteva finire 6-6, potevano vincere loro. Rui ha fatto delle parate incredibili, noi abbiamo sbagliato dei gol a porta vuota. Per il neutrale è stata una partita straordinaria, pensa per uno come me. Oggi non avevo 58 anni, ma 10-11, quando inizi a sognare una carriera nel calcio. E’ stata la corsa di un bambino. Mi sono già scusato con Dionisi, complimenti a loro, hanno fatto una partita fantastica. Abbiamo vinto noi, se vincevano loro niente da dire perché hanno fatto una partita fantastica.

Ha stabilito un altro record: per la prima volta ha vinto le prime 5 partite in stagione

Non lo sapevo, ma anche delle mille panchine non lo sapevo, l’ho saputo quando mi hanno detto che ne mancavano 7 o 6. Sono contento dei 3 punti, della mentalità, però non posso dimenticare Dionisi. Quello che prova in questo momento è un feeling che conosco molto bene, di tutte queste mille partite. E’ un bravo allenatore, la squadra bravissima, con un’identità propria. E’ una squadra molto buona, io lo sapevo da quando all’inizio della settimana ho iniziato a studiarli. Per noi sono tre punti importanti, magari qualcuno lassù ha deciso che io non meritavo di avere un brutto ricordo di questa partita.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Emozione dominante?

Ho già detto che tutta la settimana sono stato bugiardo anche con me stesso, a cercare di convincermi che non fosse una partita speciale. E’ un numero che non dimenticherò mai. Il risultato di questa mia partita l’avrei portato con me fino al mio ultimo giorno. Il direttore Tiago dice che è stata la giustizia del dio del calcio a non permettere che Mourinho non vincesse la partita numero 1000. E magari ha ragione. Era una partita da 6-6, o 7-7. Qualsiasi cosa fosse successa sarebbe stata giusta. Se loro avessero vinto io sarei stato zitto. Entrambe le squadre hanno meritato e per i neutrali è stata una partita incredibile. Per i tifosi del Sassuolo partita triste ma devono essere orgogliosi. Per noi è stato fantastico, abbiamo preso 3 punti davvero difficili.

E’ piaciuto l’atteggiamento…

Partita tremendamente difficile, dopo 2 settimane orribili, anche se abbiamo giocato solo con 3 giocatori che tornavano da 90′ minuti in nazionale. Ma Mancini non si è allenato, come Pellegrini. Karsdorp ha avuto un problema a inizio settimana, qualcuno ha avuto i crampi. Giocare come volevamo era difficilissimo, loro erano difficili da pressare. Con l’1-1 ho voluto rischiare mettendo un solo centrocampista e in pratica 5 attaccanti. Potevamo vincere ma abbiamo lasciato spazio ai loro contrattacchi. Sono rischi che puoi prendere quando l’autostima è alta e la connessione tra squadra e tifosi dura fino all’ultimo minuto. Anche dopo la frustrazione di un recupero di soli 3 minuti… Lo dico sempre: quando alla mia squadra serve un gol danno sempre 2-3 minuti di recupero, altrimenti 7-8… Ma dopo questa frustrazione di un recupero così breve squadra e ambiente hanno avuto una mentalità top. Abbiamo giocato in casa 2 partite molto difficili, e anche la prossima, con l’Udinese, lo sarà. Mi sembra che questa Serie A, 10 anni dopo, sia diversa da quella che ho conosciuto. All’epoca avevo la squadra più forte, c’era qualche contendente e poi c’era un gap di qualità con le altre. In questo momento ci sono una o due squadre con una rosa al livello completamente diverso. Ma poi ci sono 7-8-9 squadre, Sassuolo, Fiorentina, noi, Udinese… Insieme a tutte quelle che hanno finito nelle posizioni top dello scorso anno. Abbiamo tutte qualità e tutti giocano a calcio. Non ci sono più squadre che si chiudono e cercano solo il contropiede. Lo abbiamo visto con Fiorentina e Sassuolo. Una Serie A davvero difficile ma complimenti alla connessione tra i miei ragazzi e la gente.

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