Al termine della sfida tra Cagliari e Roma, terminata con il punteggio di 1-4, Mourinho ha parlato ai microfoni di Dazn. Queste le dichiarazioni dello Special One:

Qual è la situazione di Dybala in questo momento? Si temono infortuni gravi?
“Non ho ottimismo, io mi fido sempre molto dei giocatori quando lui non è ottimista io non sono ottimista. Dobbiamo aspettare gli esami e i risultati degli esami ma io mi fido molto dell’esperienza del giocatore e del conoscimento del suo corpo. Paulo non è ottimista e io non sono ottimista”. 

Ha parlato con il ragazzo?
“Gli ho fatto la tua stessa domanda e i dettagli medici son per i medici. Penso che dobbiamo aspettare gli esami perché anche loro vogliono parlare quando hanno tutto controllato”.

Le piace la Roma con i due mediani?
“Abbiamo cercato un po’ più di solidità perché anche la partita di Genoa è stata stranissima con infortuni e gol preso nei primi minuti però abbiamo perso tanto tempo ad analizzare quella partita e abbiamo pensato che non essendo una squadra super veloce, a parte Renato, abbiamo pensato che ci serviva una transizione più veloce con i terzi e i quinti sempre in appoggio. Abbiamo cercato un po’ più di equilibri e abbiamo trovato questo, non abbiamo sofferto contropiede o campo aperto. Poi con palla ovviamente quando Paulo è in campo con la sua zona di occupazione sulla mezza destra altri giocatori come Pellegrini e come Aouar più sulla mezza sinistra. Oggi era una partita dura per noi perché in panchina a centrocampo c’erano solo i bambini e quando prendiamo tre gialli nel primo tempo diventa dura dura per noi. Il gioco non poteva tornare a gioco di palla persa perché con cartellini gialli sarebbe un rischio molto molto grande e quindi noi abbiamo cercato questo altro tipo di gioco”. 

Che ambiente percepisce intorno a sé?
“Guarda io lavoro con i giocatori e questo staff tutti i giorni. Questa gente lavora lì ogni minuto, viaggiamo insieme mangiamo insieme e questa bolla qui che sta sempre insieme diciamo che abbiamo pensato una cosa vincere partita dopo partita senza pensare ad altro. Il vivo molto isolato e non ho grande vita sociale e quindi vivo un po’ isolato dal rumore da fuori. Io non penso a nessun altro e so cosa voglio per me perché non sono un bambino. Molto contento perché abbiamo vinto la partita non contento per gli unici punti perché penso dovremmo stare più su. Peccato che la gente vada in nazionale, sicuramente perdiamo Paulo per abbastanza tempo e adesso cercheremo di recuperare qualcuno di quei 4 che sono fuori perché oggi eravamo veramente in difficoltà. Abbiamo finito con un centrocampo con Pagano, Celik, Bove. Però grande spirito di squadra e molto contento con i ragazzi e grazie grazie a loro”.

Un allenatore come accoglie una presa di posizione del genere della propria società?
“Io non so proprio di cosa tu parli, niente. Io ho un contratto fino al 30 giugno e so perfettamente cosa voglio che è dare tutto tutto quello che posso dare alla Roma. Oggi sono molto felice perché la Roma ha vinto e io sono qua per questo. Ad aiutare i ragazzi a ottenere i risultati che la proprietà vuole, i tifosi vogliono e che noi più di tutti vogliamo perché è la nostra vita”.