Mourinho: “Difficile capire come aver fatto solo due gol. Arbitri? Rimango con le mie sensazioni per non esprimere quello che sta succedendo”

José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato dopo la sconfitta con il Venezia. Queste le sue parole:

MOURINHO A SKY SPORT

Avete tirato tantissimo…E’ mancata la cattiveria?

Difficile dire. Una parte importante è il nostro gioco offensivo, sono tante opportunità create, tante sono state anche le mezze opportunità dove non riesci a fare gli ultimi passi. Abbiamo avuto molta facilità nell’arrivare all’ampiezza, i due attaccanti hanno avuto mobilità. E’ difficile capire come fare solo due gol con questo gioco offensivo. La seconda parte della storia sono il primo e il terzo gol: il primo è palla inattiva, il terzo è interpretazione negativa del fuorigioco. Poi il secondo gol del Venezia: mi devo proteggere. Devo rimanere con le mie sensazioni per non esprimere quello che sta succedendo.

Si riferisce alle vicende arbitrali…

Potevo parlare anche dei tanti gialli per falli tattici ma sono dettagli. Posso anche dire che è vero che abbiamo avuto tante possibilità per il 3-1, la più evidente è quella di El Shaarawy. La verità è che sei 2-1, il gioco è sotto controllo. Poi non voglio dire nient’altro su quello che è successo. Dico solo che è stato un momento molto importante della partita e basta.

Lei non è riuscito a dare equilibrio alla squadra o i critici si sbagliavano nel ritenervi in lotta al quarto posto?

Io come allenatore devo mettere ambizione e motivazione, anche a me stesso. Dire che il quarto posto è un obiettivo per cui lottare, non significa dire che noi siamo da quarto posto. Dirò fino all’ultima giornata che il quarto posto è l’obiettivo, ma per qualche ragione nelle ultime due stagioni siamo arrivati sesti e settimi. La società ha cercato di rinforzare la rosa ma non dico che questa rosa sia migliore di quella dell’anno scorso. Abbiamo perso giocatori di esperienza: oggi avevamo in panchina come terzini Reynolds e Tripi. Bruno Peres e Juan Jesus sarebbero utili. Il mercato è stato reattivo, io sono dalla parte della società e del direttore. Tranne il portiere che ho fatto io la richiesta di averlo. Il terzino sinistro è stato reattivo, Tammy è stato reattivo per Dzeko, gli altri giocatori sono gli stessi dell’anno scorso. Io non penso che questa sia la stagione adatta per attaccare un obiettivo da raggiungere. Questa stagione può anche essere una stagione che fa male nel corpo e nell’anima, per capire molte cose che prima non capivo. In questo momento capisco più cose di due mesi fa. Sull’equilibrio: le squadre si costruiscono in base al modello di gioco. Se tu non hai due giocatori con potenziali simili in ogni posizione, anche tu come allenatore diventi reattivo e non costruttivo. Oggi per esempio abbiamo avuto difficoltà a costruire la squadra, anche in panchina. Oggi Karsdorp era infortunato e ammonito. Se Darmian ha un giallo, entra Dumfries. Se Kjaer è infortunato, entra Romagnoli. Noi siamo una squadra in costruzione. Io non voglio però scappare dalla situazione: la nostra motivazione sarà sempre lottare per il quarto posto. Dobbiamo sempre mettere un target al di là del nostro potenziale. E sugli episodi: ci sono delle cose nascoste che con gli anni le capisci e un giorno le capirò.

MOURINHO A DAZN

Partita divertente, alla fine vince il Venezia. Cosa è successo?

Si può dividere la storia di questa partita: con tutte le occasioni avute, che non siamo riusciti a segnare. Due gol per dominio, tanta creazione. Una partita con più qualità tecnica, si segnano 5-6 gol. Il primo gol è una palla inattiva, ieri abbiamo lavorato. Il terzo in contropiede difensivo, non si può rischiare, non si può fermare la corsa su pochi centimetri. E sul secondo gol devo stare calmo. Abbiamo avuto tante opportunità, il secondo gol ha cambiato partita. Purtroppo sono qui a parlare, Shomurodov uguale. Il Var non è qui, l’arbitro neanche. Adesso dobbiamo soffrire.

Cosa non le piace del secondo gol?

Preferisco non entrare lì. Le regole sono fatte per chi non sa le regole, di solito decidono questi. Il feeling è importante. Lo spazio del dubbio di solito quando arrivi alla fine della stagione, in questa partita così andava per noi, quest’altra hanno fischiato per loro. Questo è calcio. Quando è un accumulazione settimana dopo settimana, tu inizi a pensare che è meglio stare zitti.

Si chiede perchè?

Sì, ma rispondo a me stesso.

Livello caratteriale. Sembra che debba prendere uno schiaffo per reagire.. poi esce dalla gara…

Difficile per me essere d’accordo con te. Dopo il primo gol abbiamo reagito subito. È arrivato anche quel rigore che era fuorigioco. Prima di segnare il primo e il secondo gol, stavamo attaccando. Eravamo in dominio. Dopo il primo gol non cambia più di tanto. Il nostro obiettivo era chiaro. Anche con 2-1 poteva dire che siete entrati in maniera difensiva. I primi 15 minuti del secondo tempo Karsdorp è arrivato 10 volte in area. El Shaarawy ha avuto una occasione incredibile. Dopo il 2-2 la squadra emozionalmente ha avuto uno schiaffo forte. Soprattutto per come è venuto. Al livello di atteggiamento di squadra sono contento. C’è mancanza di qualità tecnica, sulle decisioni, questo sì. Nell’atteggiamento non ho niente da dire.

Lei è soddisfatto?

No, abbiamo ovviamente dei problemi. Quando si cerca di costruire una squadra devi partire sempre con un’idea di gioco. Però quando la squadra è squilibrata perchè non hai soluzioni è difficile. Quando perdi un giocatore, divento un allenatore di reazione. Devo inventare una soluzione che la rosa non riesce a sopperire. Non abbiamo alternative. Karsdorp è in difficoltà, è stanco, con il giallo. La rosa ha i suoi limiti. Non è una critica alla mia società. So che ha fatto in estate. Ha dovuto pulire, reagire a situazioni disperata. Non è la stagione per pensare in grande. Penso sempre che bisogna alzare al massimo le motivazioni e finchè ci sono le possibilità si può arrivare al quarto posto.

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