La Roma è al quarto posto, davanti alla Lazio, avversaria di domenica. Al termine della vittoria in rimonta contro il Verona (1-3), José Mourinho ha parlato ai microfoni di Dazn.
MOURINHO A DAZN
Una partita durissima, vinta nel finale. Vale il quarto posto. Poi il ragazzino che l’ha sbloccata.
Vedo con un sentimento di appoggio al Verona. Perché hanno lottato tanto per uscire di qua con un punto. Allenatore giovane, bravo, ha organizzato bene la squadra. Ha lasciato uomo contro uomo, ci ha dato difficoltà. Hanno lottato, hanno fatto bene a prendere qualche minuto in più di gioco fermo. Sono molto contento della mia vittoria, però ho un sentimento positivo con loro. La posizione è dura, ma la realtà i giocatori, l’allenatore, lo stadio, i tifosi mi dispiace per loro. Abbiamo fatto di tutto per vincere. Ogni volta esco che potevamo fare si più, oggi esco con l’idea di aver fatto tutto il possibile. Ho cambiato sistema due volte, ho messo tutto offensivamente. Ho creduto nella fantasia di questo bambino, ho creduto nel fatto che Matic avrebbe fatto la differenza. Quando tu vinci al 90esimo si può parlare un pochino di fortuna, ma l’abbiamo cercata tanto.
Ha segnato Zaniolo. Quanto può dare fiducia?
Sono d’accordo però il suo atteggiamento, la sua voglia, il suo senso di giocatore di squadra. Io non sono mai frustrato perché Nico non fa gol, due o non fa da tanto. Lui da quello che ha, obbliga gli avversari a fare tanti falli. Molti al di là della aggressività. Sono sempre contento di Zaniolo.
Derby?
Non mi interessa per niente. Mi interessa la partita successiva. Quando un allenatore ad una partita e non la prossima, non finisce bene. Ho avuto alcune esperienze così. Quando fai l’errore è difficile convivere con questo come allenatore. È difficile anche dire “La colpa è mia”. Rifiuto di parlare della prossima partita di campionato. Se qualcuno dei miei parla di questa sbaglia, io non lo farò. Dalla prossima in poi parleremo del Derby.
Nemmeno delle parole di Sarri?
Ovviamente no.
MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA
Sembrava che non riusciste a rimetterla in piedi, poi è arrivato il gol.
Faccio i complimenti all’avversario. Il risultato per loro è vicino, arriverà, per come hanno perso oggi, o contro il Milan. Il Verona ha ancora tanto da dare. Hanno fatto molto bene in dieci, cambiando il loro atteggiamento, con un blocco bassissimo e chiudendo molto bene. Non siamo propriamente una squadra ultra-talentuosa nel giro-palla contro un blocco così. Abbiamo cercato di fare tutto, Volpato ha creatività e gioco tra le linee, è capace di prendere palla e attaccare l’avversario. Il cambio di Matic è un déjà-vu: è stato un mio giocatore in tante partite, quando hai bisogno di un giocatore extra in costruzione entra lui e la partita cambia, ed è cambiata. Vittoria importante: io parlo di sopravvivere, ovvero di prendere più punti possibili da qui al Mondiale. Questi tre punti sono pesanti.
State trovando tante risorse dalle seconde linee?
È vero. Se cade uno, si alza un altro: non dobbiamo stare a piangere. È ovviamente dura, non possiamo continuare a parlare di Wijnaldum, Dybala, adesso si è aggiunto Spinazzola… Piangere porta negatività, quello che porta positività è avere fiducia negli altri ragazzi. Mancano tre partite, vediamo se possiamo prendere punti e rimanere vicino alle squadre di super-qualità.
Come sta Zaniolo?
Ha preso una botta, che ti dà dolore e difficoltà a muovere il muscolo. È stata una botta forte: aveva chiesto il cambio all’intervallo, io ho cercato di forzarlo un po’. Ho speranza che possa giocare giovedì, perché lo merita.
Ha sostituito Cristante in vista derby?
No, volevo vincere la partita. Avere un giallo in quella posizione è un rischio per questa partita: era una gara calda e con qualche situazione di aggressività, ho avuto la sensazione che fosse la mossa giusta da fare.
Dove può arrivare questa Roma? Giovedì sarà una finale?
Sì, sarà una finale e dovremo fare di tutto per vincerla. Abbiamo la garanzia che come minimo andremo in Conference League, ma vogliamo divertirci un po’ di più in Europa League e cercheremo di vincere. Non so dove potremo arrivare. Facciamo fatica a conquistare i nostri punti, serve sempre grande sacrificio: in questo momento siamo lì, e quando dico lì intendo quarto, quinto o sesto posto. Se la differenza è piccola abbiamo delle possibilità: lo scorso anno la distanza era troppo grande per pensare di avere qualche chance, se sopravviviamo e stiamo a tre o quattro punti da queste super squadre vediamo.