La Roma è al quarto posto. Dopo il pareggio di ieri tra Lazio ed Udinese (0-0), i giallorossi hanno superato la Sampdoria in casa per 0-1 con il rigore di Pellegrini. José Mourinho ha commentato così la vittoria. Di seguito le parole dello Special One.
MOURINHO A DAZN
È soddisfatto?
Prima di tutto una vittoria importantissima, penso anche meritata. Molto felice, anche di sentire e di capire che una squadra che mi piace tanto con un allenatore che è un fratello piccolo e prossimo anno torniamo qui. Squadra unita, con intensità, fino alla fine sono sicuro non andrà in Serie B. Per questa ragione un abbraccio speciale ad un ragazzo speciale. Da noi è importante, tante partite. Abbiamo infortuni, abbiamo cuore, anima, organizzazione. Abbiamo fatto una partita con grande intelligenza. Abbiamo vinto con l’Inter perché era scarsa, poi ha pareggiato col Barca. Abbiamo perso con Atalanta ed è stato detto: Atalanta cinica. È dura dare credito a chi parla. Con tutti i limiti che abbiamo facciamo il nostro miglior campionato. Vittoria con meno sofferenze. Sapevo che Nicolò entrando nei 20/30 minuti sarebbe stato devastante, mancava solo il gol. Gli ultimi minuti controllati.
Se avesse di fronte Spalletti che gli direbbe?
Ci vediamo domenica.
Abraham-Belotti?
Mi ha soddisfatto tanto Nicolò. Fisicamente devastante, impossibile per loro prenderlo. Con la loro stanchezza Nicolò fresco è dura. Lui ha avuto 2-0 sia lui che Belotti, così finisce la partita. Squadra solitaria organizzata, di un risultato di 1-0. Rui Patricio non ha fatto una parata.
Il taccuino pieno di errori?
Non sono solo cose che non mi piacciono sempre. Ci sono dei dettagli, anche cose fatte bene. Però se vuoi te lo regalo.
Che augurio vuole mandare a Dejan?
Non so se posso dire ciò che gli ho detto. È una brutta parola. Gli ho detto “Ti ricordi il gol di ‘merda’ che hai segnato qui? Lui mi ha detto: ti voglio bene ed io ho detto anche io”. Poi “Ci vediamo dopo”.
MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA
La partita di Camara?
Molto bene. La verità è che anche i giocatori bravi devono imparare a giocare con la sua nuova squadra. Lui sta imparando a poco a poco. Ha giocato 45 minuti a Siviglia, ha giocato oggi titolare. Ci sono movimenti che non può sbagliare. Non è solo un talento ma anche la conoscenza. Nel primo periodo suo doveva recuperare fisicamente, il secondo ha imparato a poco a poco. Oggi ha fatto una buona partita.
Altra partita stratosferica di Smalling. Come si fa a non convocarlo per i mondiali?
Bella domanda. Non ho mai allenato una nazionale ma quando vai ad un campionato del mondo devi prendere giocatori che ti danno opzioni diversi. Smalling è cresciuto nel giocare a due, giocava così al Manchester, e ora gioca a tre e ha conoscenza perfetta per giocare a tre. Io, allenatore di una nazionale, vorrei avere un giocatore così. Non lo voglio paragonare con gli altri giocatori convocabili perché meritano rispetto. Southgate è un ragazzo super rispettoso, non faceva mai un commento sui miei giocatori, ma penso che non sia una mancanza di rispetto dire che mi spiace tantissimo che un giocatore che sta giocando al livello di Smalling non avrà questa opportunità. Però è Southgate che deve decidere.
Rispetto al passato trova differenze con i giocatori di adesso?
Sì ci sono differenze. C’è la stessa differenza fra me quando avevo 20 anni e i ragazzi oggi di 20 anni. È l’evoluzione dei tempi con la trasformazione dei caratteri. Ci sono ovviamente differenze, noi ci dobbiamo adattare. Ma allo stesso tempo dobbiamo far sentire ai giovani che ci sono principi importanti.
C’è un qualcosa che non le è piaciuto stasera?
Mi piacerebbe respirare meglio negli ultimi minuti. Abbiamo fatto tutto per fare il 2-0, abbiamo difeso bene, abbiamo preso giocatori importanti per trovare gli spazi. I giocatori hanno fatto tutto bene, mi è piaciuto tutto.
Cosa augura a Stankovic?
Non so se sono stato il primo a chiamarlo. Se non sono stato il primo, sarò stato il secondo o il terzo. I miei giocatori sono tutti speciali e lui, dentro questi, è veramente speciale. Il nostro rapporto avuto in quegli anni va al di là di quello allenatore giocatore. Da adesso vorrei che le vincesse tutte. Già ero così con Giampaolo, i miei assistenti erano i suoi assistenti e mi hanno fatto conoscere una persona speciale. Sono contento perché l’anno prossimo torneremo qua, magari due volte, anche per il Genoa che non mi dispiacerebbe che un club con quella storia torni in A, ma contro la Samp sono sicuro che torneremo qua.