Mou va a Bodo ma la testa resta al Napoli

La Repubblica (F. Ferrazza) – Con addosso la maglietta che ha fatto impazzire i tifosi, la Roma sfiderà il gelo del Polo Nord, stasera, contro il Bodo. È ancora presto molto per pensare al Natale, ma le temperature artiche e il campo sintetico, porteranno Mourinho a non rischiare nulla.

Lo Special One penserà al campionato, al Napoli di domenica pomeriggio, e proverà a limitare i danni che può portare la Conference League. Rassicurando i tifosi in merito al corteggiamento del Newcastle. “Non lascio i miei ragazzi per niente, è deciso. Ho firmato 3 anni e nessuno me li farà lasciare”. Pietra sopra, quindi, e largo spazio al turnover.

La cosa più interessante è la maglietta indossata per la prima volta dai giocatori, la quarta, blu, con il ritorno dell’amato vecchio stemma, quello con la lupa e la scritta Asr, cambiato 8 anni fa, tra tante polemiche, durante la gestione Pallotta. “Non cambierò undici giocatori, ma ho a disposizione cinque cambi. In serie A ci sono allenatori che possono cambiare le partite dalla panchina, io non ho questo privilegio. Qui in Conference si“.

Della serie, ho alternative all’altezza di una competizione minore, non del campionato, per un concetto che il portoghese – alla sua prima volta in Norvegia – non smette di ripetere appena ne ha l’occasione. Non c’é Zaniolo, che può recuperare per il Napoli, mentre dovrebbe giocare Shomurodov riferimento davanti, supportato da una linea con Carles Perez, Villar ed El Shaarawy.

Giusto il tempo poi per tornare sull’arbitraggio di Orsato contro la Juve (“Sono contento di non aver detto niente e preferisco continuare così“), e via sotto la bufera di neve (“Sarà impossibile giocare con questo vento“) che cade impietosa su Bodo, per un impegno europeo che il tecnico considera un fastidioso intralcio al campionato.

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