Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – Il 4 maggio, quando la Roma ha annunciato l’ingaggio di José Mourinho, ha rappresentato una svolta che ha restituito a Nicolò Zaniolo fiducia e speranza. Il portoghese si è subito premurato di telefonare ai giocatori che riteneva fondamentali per la squadra e uno di loro era Zaniolo, che ha saputo aiutare chiedendogli aiuto: “Portami a vincere, con te posso farlo” gli disse, prima ancora di mettere piede a Ciampino. A quel punto Nicolò ha capito che il peggio era passato. Gli è costato molto rinunciare alla Nazionale, ma la certezza di essere importante per un mostro sacro della panchina è stato lo stimolo finale al rientro.
Al resto aveva contribuito una forza di volontà inossidabile e un fisico incline alle imprese sportive. Dalla notte del secondo infortunio Zaniolo ha cambiato completamente stile di vita: dieta ferrea, niente uscite serali, dedizione totale al lavoro. Ha acquisito 4 chili di massa magra, tutti nella parte superiore del corpo, per equilibrarne le componenti e prevenire nuovi incidenti gravi. La paternità lo ha supportato nel processo di maturazione umana. Con il nuovo esordio in Nazionale ha quasi chiuso il cerchio, ma la sensazione è che se ne aprirà un altro modo più leggero e gratificante.