Moratti: “Mourinho è felicissimo di venire alla Roma, arriverà con l’idea di vincere dal primo giorno. Farà impazzire i tifosi”

Massimo Moratti, ex patron dell’Inter, è intervenuto alla trasmissione “Il Tribunale delle Romane” su Rete Oro. Tra i temi trattati anche l’arrivo di Josè Mourinho sulla panchina giallorossa. Queste le sue parole:

Su Mourinho

Un professionista serissimo, che ha l’intelligenza, la simpatia e l’ironia di fare e dire cose interessanti e spiritose che rendono il calcio meno drammatico. Lo trovo la persona perfetta per una società come la Roma, come perfetto lo è stato per l’Inter. Arriverà con l’idea di vincere sin dal primo giorno: per i romanisti sarà divertentissimo seguirlo.

 Il primo incontro tra Moratti e Mourinho
La prima conoscenza è avvenuta a Parigi, siamo andati a mangiare insieme e ho capito che odiava il salmone e che era come la kryptonite per Nembo Kid. Se vorrete liberarvene, regalategli del salmone. Mi fece un’ottima impressione sin dal primo momento: rispettoso, positivo, ambizioso.

 

Le differenze tra il Mourinho attuale e quello dell’Inter

Ha fatto più esperienza, ma il carattere rimane uguale. Nella vita non si cambia: sfrutterà la sua esperienza per guidare al meglio la sua nuova squadra. E’ felicissimo di venire alla Roma.
Quanto può aiutare i giocatori? Lui aiuta i giocatori a entrare nel clima della partita non soltanto dal punto di vista psicologico ma anche tattico. Spiega le mosse dell’avversario e prepara benissimo le partite.

Il 5 Maggio del 2002

“Niente si dimentica della vita. Fu una grande delusione: la squadra era convinta di fare una partita facile, non si capisce perché fosse convinta che tutto fosse più semplice. Meritammo di perdere quella partita, ma non meritavamo di perdere quel campionato”.

Mourinho fa guadagnare una posizione in classifica?

Detto che trovo bravo anche l’attuale allenatore della Roma, Mourinho ha qualcosa in più degli altri, sia dal punto di vista tattico che psicologico. Aiuterà molto il gruppo proprio sotto questo aspetto. Non so quante posizioni possa scalare, ma se gli si mette a disposizione una buona squadra credo possa raggiungere risultati migliori di quelli che ha raggiunto la Roma attuale.

Sull’addio di Mourinho

Lo avevo capito, ma non ebbe mai il coraggio di dirmelo. Non gliene ho mai parlato per non distrarlo e farlo sentire in colpa di dover vincere tutto, cosa che poi ha fatto. Mi è sembrato che potesse andarsene tranquillamente perché aveva fatto tutto quello che era giusto fare.

 

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