Montella. Quel volo Roma-Milano

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Corriere dello Sport (F.M.Splendore) – Ci sono rotte professionali che si incrociano lungo i destini di tanti allenatori. Figurarsi se sei stato l’Aeroplanino Montella. Non deve essere del tutto un caso se la prima grande partita della vita da tecnico è stata la semifinale di Europa League contro il Siviglia di – … guarda un po’ – Carlos Bacca, oggi suo controverso attaccante rossonero. E se la seconda, lunedì sera, sarà RomaMilan: il punto più alto della serie A di Montella. La Roma, dove ha giocato, segnato, vinto, iniziato ad allenare, dai giovanissimi alla prima squadra, in quel 21 febbraio 2011 quando, all’indomani delle dimissioni di Claudio Ranieri, si prese la decisione di far volare l’Aeroplanino dalla esperienza nel vivaio alla serie A. Iniziò dal recupero con il Bologna, il 23 febbraio, 1-0 con gol di De Rossi, e proseguì con altre 12 partite, passando per un RomaLazio 2-0, doppietta di Totti: il suo unico derby da allenatore della Roma. Vinto. E’ finita con 7 vittorie, 3 pareggi e 3 sole sconfitte. E con un sesto posto, piazzamento da Europa League. Da lì la Roma scelse di muovere verso la scommessa Luis Enrique.

IL DISTACCO – Vincenzo è sfilato via senza clamore. Dalla Roma, non da Roma. Che resta ancora oggi casa sua. Ha scelto una palestra d’auto re, con un dg che gli allenatori li ha “inventati”: Pietro Lo Monaco. A Catania erano passati Simeone e Mihajlovic, Montella ha completato il podio di allenatori pescati per proiettarli nel calcio dei grandi. Un anno di bel calcio, frizzante, con un Catania argentino che fa brillare Bergessio, Maxi Lopez, Barrientos. E dove Lodi imposta e finisce sul taccuino delle grandi. Montella finirà undicesimo, un lusso per il club siciliano. Lucho e la sua Roma chiuderanno al settimo posto una stagione contrastata, senza Europa: né quella che Montella si era conquistato con quel sesto posto, ma nemmeno quella per la stagione successiva, perché il piazzamento di Luis Enrique non riuscì a garantirla. A quella Roma Vincenzino strappò due pareggi: 1-1- e 2-2.

IL VOLO – Da Roma, a Catania, a Firenze, il primo vero ciclo, tre anni. Nel frattempo la Roma e Luis Enrique si separano perché l’asturiano dice “arrivederci e grazie” tra tante perplessità: restando un tifoso a distanza. Bisogna scegliere il nuovo tecnico. Tra Baldini e Montella si parla molto concretamente della possibilità di tornare. Sembra tutto fatto, ma viene a mancare l’accordo sui programmi e alla fine si dirotta su Zeman. L’11 giugno Montella firma per la Fiorentina. In tre stagioni infila tre quarti posti e tre piazzamanti da Europa League: sempre all’insegna del bel calcio. La Roma con Zeman (esonerato e sostituito da Andreazzoli alla 24ª giornata) chiuderà al sesto posto e ancora senza Europa. Ma poi troverà Rudi Garcia, che per quanto abbia vinto uno scudetto con il Lilla, è un po’ un’altra intuizione di Walter Sabatini. E così agli altri due quarti posti della squadra viola, i giallorossi risponderanno con due secondi posti che valgono la Champions League. Il bilancio tra la Fiorentina di Montella e la Roma? Zeman la batte una volta e Andreazzoli l’altra. Garcia il primo anno fa banco con due vittorie, il secondo una vittoria e un pari.

LA SCALA – L’avventura di Montella a Firenze finisce dopo il sogno della finale di Europa League svanito nella doppia semifinale con il Siviglia e qualche attrito con la proprietà. Vincenzo si mette seduto e aspetta. E prende la Samp quando Ferrero caccia Zenga. La Roma che lo batterà il 7 febbraio sarà già quella di Luciano Spalletti: Rudi Garcia è stato licenziato da un mese. Vincenzo chiude al 15° posto, Luciano, che è stato il suo compagno di squadra a Empoli e il suo allenatore nel primo ciclo romano, si piazza terzo, con i preliminari di Champions League. Per Montella arriva il Milan, il nuovo scalo del volo è alla Scala del calcio. Si marcia insieme, al secondo posto, la Juve 4 punti avanti. La Roma, che ha tinto di giallorosso il cuore di Vincenzo per 12 anni tra campo e panchina, è la sua bestia nera in campionato: la ha battuta (e eliminata) solo in Europa League e in Coppa Italia. Nel suo volo tra le panchine della serie A, 6 sconfitte e 3 pareggi. Questa sarà la Decima.

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