
Corriere dello Sport (R.Maida) – «Ci sono sensazioni negative». Monchi parla. Parla e ammette che tante cose non funzionano. E non sarà il mercato di gennaio a risolverle, anzi. Da direttore sportivo, non può escludere che la società sia costretta a vendere ancora. Se non a gennaio, entro il 30 giugno: «Forse sarà così. Dobbiamo risolvere i problemi sportivi dentro a Trigoria, non fuori. Tutti conoscete la situazione finanziaria della Roma. Noi cerchiamo sempre di migliorarci, ma servono anche i soldi».
CRITICHE – Non usa il discorso come un alibi ma fotografa la situazione per non illudere i tifosi. Molti, sulle piattaforme social, gli imputano già una campagna acquisti estiva fallimentare osservando che Schick, Defrel, Ünder e Gonalons non sono ancora riusciti a portare un contributo efficace alla Roma: «Mancano ancora molti mesi. Tutti possiamo fare meglio, io per primo mi prendo tutte le responsabilità come direttore sportivo, ma è presto per le analisi definitive. Stiamo lavorando 12 ore al giorno per trovare soluzioni, non è facile. In una grande squadra quando perdi una partita vai in crisi, quando ne perdi due vai oltre alla crisi».
MESSAGGIO – Difende Di Francesco, escludendo che la panchina sia in pericolo: «Abbiamo problemi più importanti, l’allenatore è forte e non è in discussione al momento». Però Pallotta, che ieri era rappresentato all’Olimpico dal luogotenente Zecca, ha preso molto male questa sconfitta. Il presidente sarà a Londra in questi giorni per assistere a una partita-esibizione dei Boston Celtics ma da lontano non ha perso di vista la Roma. Monchi chiarisce: «Dopo aver vinto il girone di Champions avevo avvisato che la partita più importante sarebbe stata per noi quella di Verona e avevo ragione. Ci manca la mentalità: negli ultimi 15 anni a Roma sono cambiati presidenti, direttori, allenatori, sono passati 250 giocatori. E’ un problema di atteggiamento sul lavoro». Lo aveva denunciato già in settimana con il duro discorso alla squadra successivo al caso Nainggolan. Non è bastato anche se «Radja resta un giocatore importante per il futuro della Roma».
TRATTATIVE – Chiusura sulle scosse di mercato: «Bruno Peres interessa al Benfica ma non credo siamo vicini». Il giocatore non è convinto di andare. Chi può sostituirlo in caso, Darmian o Vidal? «Oggi non pensiamo a loro. Ma di possibili rinforzi parleremo durante la pausa».
