Monchi e Pallotta allo scontro finale: “Troppo diversi, non funzionava”, “Macché, aveva il controllo su tutto”

Tra Pallotta e Monchi volano stracci con l’Oceano di mezzo, è arrivata la fine di un rapporto sbagliato, pagato dalla Roma e dai suoi tifosi. Come riporta il quotidiano Corriere della Sera, ad iniziare è il ds spagnolo nella conferenza stampa di presentazione a Siviglia: “Sono andato via dalla Roma prima della scadenza del contratto perché ho capito che l’idea della proprietà era diversa dalla mia. Pallotta pensava che era meglio andare a destra, io a sinistra. Non era giusto continuare così“. Da Boston risponde il presidente giallorosso: “Sono sorpreso. Fin da subito ho detto a Monchi che volevo allenatori, preparatori, staff medico, addetti allo scouting di primo livello. Gli ho consegnato in mano le chiave per dar vita a tutto questo, ma guardando i risultati è chiaro che non abbia funzionato. A novembre quando la stagione andava di male in peggio, chiesi a Monchi un piano B ma non lo aveva“. Lo spagnolo continua e rilascia nuovi pesanti dettagli: “Ho venduto Salah per problemi con il Fair Play. La Roma però ha basi forti per andare avanti. Fienga, Baldissoni, Calvo, Massara, Totti e Balzaretti sono professionisti capaci. Se tornassi indietro firmerei di nuovo, anche se avrei dovuto conoscere meglio la situazione del club“.

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