Moggi: “Al calcio manca uno come me”

Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus radiato dopo lo scandalo Calciopoli, ha rilasciato delle dichiarazioni attraverso un editoriale sul quotidiano Libero. Tra gli argomenti trattati l’emergenza Coronavirus, la gestione del problema da parte dell’Uefa e del suo presidente Ceferin e la mancanza di decisionismo negli organi calcistici. Ecco le sue parole:

Ceferin non fa chiarezza sul perché abbia fatto giocare Lione-Juve e Atalanta-Valencia a porte aperte (due gare ora nell’occhio del ciclone, quasi fossero state loro la causa della propagazione del virus in Italia, Spagna e Francia). E neppure dà spiegazioni sul perché, il 12 marzo, abbia fatto giocare quattro partite a porte chiuse in Europa League mentre a Glasgow, nella stessa serata, quarantamila spettatori assistevano a Rangers-Bayer Leverkusen. Non vi sembra, amici lettori, che ci sia troppa confusione e pressappochismo nella testa di chi comanda? O meglio che non ci sia attualmente nessuno che sappia tenere saldamente in mano le redini del comando? Il problema è che a questo calcio manca uno che sappia prendere delle decisioni vere. Non è facile, certo, e lo so bene. Però io, da dirigente, mi sono sempre assunto le responsabilità delle scelte“.

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