Miracolo Gasperini: Roma conquistata. Squadra e tifosi stregati da Gian Piero

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Prendete il miglior portiere della Serie A e aggiungeteci un assetto difensivo di qualità e quantità. A parte preparate atleticamente la squadra a una intensa stagione e aggiungeteci di partita in partita le idee tattiche che ben si amalgamano al sistema di gioco. Non dimenticate di servire il tutto con una buona dose di fattore psicologico, ed et voilà, la Roma capolista è pronta.

Basta “soltanto” seguire la ricetta di Gasperini. Una prelibatezza da tre stelle Michelin per i tifosi che non assaporavano una portata da primo posto da addirittura dodici anni. Un successo costruito mattone dopo mattone, dentro un progetto tecnico che oggi racconta di una squadra solida, intensa e consapevole di poter prima di tutto qualificarsi in Champions, e poi chissà, anche di sfruttare i passi falsi delle pretendenti allo scudetto per compiere una vera e propria impresa.

Le fondamenta di questa Roma – che ha 11 punti in più della scorsa stagione – partono da dietro: miglior difesa d’Europa insieme all’Arsenal, appena 5 gol subiti in campionato. Gasp ha plasmato una retroguardia che respinge e costruisce: ogni azione nasce dall’ordine difensivo, non dal caso.

Altro marchio di fabbrica del tecnico è la valorizzazione dell’intera rosa. Dieci marcatori diversi da inizio stagione: un dato che racconta di un sistema fluido, in cui il gol è una responsabilità collettiva, non di un singolo. La Roma non dipende da un bomber, ma da un’idea.

C’è poi la tenuta atletica. La Roma è la squadra che corre di più e meglio: intensità e continuità sono le chiavi del pressing alto, del recupero palla immediato, delle ripartenze brucianti. Gasp ha costruito un gruppo che lo segue ciecamente. È una squadra concentrata, compatta.

Infine, il gioco. Veloce, verticale, moderno. Il rodaggio europeo ha reso la Roma più rapida nelle transizioni e più convinta nell’impostazione offensiva. Adesso i giallorossi si godono il panorama, con la consapevolezza che, se la ricetta resta questa, il sapore del primo posto potrebbe anche durare a lungo

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