Corrado Capradossi: «Mio figlio Elio? Ha l’Africa dentro e Roma nel cuore»

Dall’Uganda all’Italia il passo è brevissimo, se ti chiami Elio Capradossi. Il ragazzo, nato nel 1996, che domenica a Cagliari ha esordito in Serie A, ha sempre avuto la testa sulle spalle racconta il padre a La Gazzetta dello Sport, nonostante abbia dovuto superare grandi difficoltà e dolori come la rottura del crociato e la perdita della mamma. «Si sente molto legato all’Africa, la sente sua. E non per il colore della pelle, come banalmente si potrebbe pensare. E’ italiano, è romanista, è africano», afferma papà Corrado e prosegue: «Esordio? Lui era emozionato ma a posto, io meno. Mi diceva sempre che Di Francesco gli ripeteva di farsi trovare pronto che il suo momento sarebbe arrivato, ma io ci credevo poco. Poi, quando in tv ho visto Manolas toccarsi la coscia, ho pensato che finalmente toccava a lui». E per quanto riguarda la vita fuori dal campo? «Avrebbe potuto fare il fotografo, scatta immagini molto belle».

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