Mille in piazza: la Roma non è mai sola

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Più di mille tifosi hanno abbracciato la Roma in piazza. Monchi emozionato ha aperto la serata: «Per me è un giorno speciale perché per la prima volta parlo pubblicamente in italiano. Voi siete la nostra forza, il segreto sarà camminare insieme, forza Roma!». Il sindaco Cereghini ha fatto gli onori di casa, mentre i tifosi hanno invocato Francesco Totti. Per il terzo anno la Roma ha scelto Pinzolo per la sede del ritiro, il contratto triennale è scaduto, il prossimo forse si faranno altre scelte, la società giallorossa ha ricevuto un “ingaggio” di 120.000 euro per sposare il suo brand con la località trentina, oltre alla copertura di tutte le spese. In omaggio uno stemma giallorosso, quando è scattato l’inno della Roma cantato dai tifosi.

ASSISTDi Francesco ha lo stato d’animo di chi è tornato a casa, un po’ emozionato, anche: «Ringrazio per come sono stato accolto. Il mio sogno nel cassetto era allenare la Roma e farlo raggiungendo risultati importanti. Spero di coronarlo. Allenare la Roma è una bellissima responsabilità. Questa squadra ha ottenuto grandi risultati, il direttore adesso completerà l’opera, lo sappiamo che dobbiamo rinforzare la squadra, a fine allenamento ho fatto i complimenti ai ragazzi per il comportamento e la disponibilità e questo ci deve accompagnare per tutto l’anno». Monchi, chiamato in causa, ha raccolto l’assist: «Stiamo lavorando per avere una squadra molto forte». Poi sono stati presentati i nuovi acquisti Karsdorp e Gonalons, il francese ha già conquistato il pubblico con la sua simpatia: «Mi dispiace per aver eliminato la Roma, ma è stato difficile, ora spero di vincere qui».

BOATO – Poi è stato il turno di Alessandro Florenzi, accolto da un boato. Unico italiano in ritiro, a parte i ragazzi della Primavera. Festeggiato più di tutti gli altri, Ale ha preso il microfono e ha parlato anche del suo gravissimo e lungo infortunio: «Sto sempre meglio e stiamo pensando al lavoro da fare per farmi rientrare al top ed aiutare la squadra. Ai tifosi dico di non dare giudizi troppo affrettati. Di sostenere questo gruppo. Abbiamo centrato il secondo posto che non era il nostro obiettivo, ma è stato importante per la qualificazione alla Champions League. Abbiamo provato a lottare per qualcosa di importante fino alla fine perché i tifosi lo meritano. Dico di farci lavorare». Chiusura con il preparatore Vizoco, mentre la gente ha cominciato ad andare via sotto il temporale: «Siamo venuti alla Roma perché sapevamo della passione giallorossa di Eusebio»

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