Milan-Roma, l’analisi tattica

Pagine Romaniste (A.Fiano) – Dopo le facili vittorie contro Verona, Benevento, Udinese e Qarabag, la Roma, contro il Milan a San Siro, si è trovata ad affrontare il primo banco di prova attendibile e probante in campionato, superandolo a pieni voti. Primo tempo giocato ad alta intensità e scandito da un tatticismo esasperato da ambo le compagini, che quasi si annullano. 45 minuti avari di emozione che, però, evidenziano il giusto approccio dei giallorossi a questa sfida, sia a livello mentale che tattico. La ripresa inizia sotto la falsa riga della prima frazione, almeno per le battute iniziali. Poi entrambe le squadre sentono di poter far proprio l’incontro e cominciano ad arrivare delle occasioni. La prima per gli uomini di Di Francesco con Florenzi che, ottimamente servito in verticale da un sontuoso Pellegrini, giunto a tu per tu con Donnarumma si fa ipnotizzare. Poi è la volta del Milan con Bonucci, ma anche qui un estremo difensore è protagonista. Alisson compie un autentico prodigio.

Quando mancano poco meno di 20 minuti alla fine Dzeko, servito sempre da Pellegrini, scaglia dal limite dell’area un bolide di destro che si insacca nella porta avversaria rendendo vano il tuffo di Donnarumma. Gli uomini di Montella hanno una reazione di orgoglio, ma dopo altri 5 minuti Florenzi chiude la contesa, dando ai tifosi una doppia gioia, sia per il 2-0, ma soprattutto per lui, visto il calvario passato dopo gli infortuni al legamento crociato. Una vittoria importantissima che testimonia i progressi che la Roma sta facendo, ossia: squadra molto concentrata, corta tra i reparti, aggressiva, che sa far molto male sulle fasce, a sinistra con Kolarov e a destra con la catena formata da Peres e Florenzi, in costante crescita atletica, che mostra di assimilare sempre meglio e fluidamente i dettami tattici del suo mister Di Francesco e finalmente, a quanto pare, anche con la giusta ed adeguata ferocia, ovviamente sportiva!

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