Milan, allarme difesa ma c’è ottimismo su Romagnoli

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La Gazzetta dello Sport (G.B.Olivero) – Gli attaccanti fanno vendere le magliette, i difensori fanno vincere le partite. L’hanno pensato molti tifosi rossoneri dopo la sconfitta di sabato sera a Lione. Il Milan ha perso contro una squadra che ha corso di più e ha saputo sfruttare le lacune difensive degli avversari. Era un Milan spuntato, nel senso che mancavano ancora Bacca e Luiz Adriano, e un attacco pericoloso costringe gli avversari a un atteggiamento più prudente. Il Lione ha controllato senza particolari problemi il gioco offensivo del Milan e in effetti il gol dei rossoneri è arrivato grazie a un tiro da fuori di Andrea Poli, che ha confermato di aver trovato un promettente feeling con la rete (terzo centro nelle prime tre amichevoli). Senza voler quindi mettere i difensori sul banco degli imputati, è inevitabile sottolineare che il Milan ha bisogno di rinforzi nel settore arretrato. I dirigenti lo sanno e infatti sono stati stanziati 25 milioni per Alessio Romagnoli: non un euro di più, ha detto Adriano Galliani. E la sensazione è che pian piano l’intransigenza dei giallorossi (che vorrebbero intascare 30 milioni) potrebbe sciogliersi perché Romagnoli ha scelto il Milan e in questi casi la volontà del giocatore è determinante. E poi 25 milioni sono una cifra molto alta per un ragazzo di 20 anni.

REPARTO DA RINFORZARE Resta aperta sempre le pista che porta a Ezequiel Garay, ma si tratta di un piano alternativo. A differenza di Romagnoli, l’argentino dello Zenit è un giocatore esperto (28 anni) e un investimento oneroso sarebbe meno logico ricordando anche l’input berlusconiano di costruire un Milan giovane e italiano. Input, per la verità, non granché rispettato finora. Tornando alla situazione attuale della difesa rossonera, i centrali sono Alex, Mexes, Paletta, Rodrigo Ely e Zapata. Oggettivamente una batteria poco competitiva: da qui la necessità di effettuare un acquisto di grande livello (sarebbe meglio farne due). E Romagnoli sarebbe l’uomo giusto per le eccezionali qualità, la giovane età e la conoscenza del sistema di gioco di Mihajlovic. Sempre a proposito della difesa, invece, va segnalata la crescita di Calabria, terzino 18enne che si è meritato l’inserimento in pianta stabile in prima squadra: «È intelligente, fa la cosa logica. Se non si monta la testa, e non credo lo farà, avrà un grande futuro», ha detto Mihajlovic.

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