Milan, 12 milioni per convincere Conte

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La Gazzetta dello Sport (C.Laudisa) – Ora che il dado giallorosso è tratto, tutto lascia credere che il Milan abbia campo libero per Antonio Conte rossonero in estate. E tutte le ansie attuali ruotano attorno all’obiettivo principale per il futuro. Così l’a.d. milanista Adriano Galliani conta di passare la nottata di Coppa Italia con il Carpi per dare un giro ai bulloni della traballante panchina di Sinisa Mihajlovic, anche se Silvio Berlusconi ha dato mandato di cautelarsi con Marcello Lippi. Le recenti indiscrezioni sui contatti con il tecnico viareggino hanno dovuto fare i conti con le smentite di prammatica, ma è evidente che ad Arcore (summit o non summit) e dintorni abbiano inteso cautelarsi in caso di nuovi flop degli uomini di Sinisa.

INTERROGATIVI – Tuttavia resta un velo d’indeterminatezza sulla durata del mandato per il c.t. campione del mondo in Germania. Lui nei giorni di fine d’anno ai microfoni di Samp tv ha espresso un concetto molto chiaro: «Mi è tornata la voglia d’allenare, magari per un paio d’anni». In realtà al Milan la sua esperienza da tecnico servirebbe sino a maggio. Oltre evidentemente bisognerebbe ritagliare per lui un’altra mansione: magari a cavallo tra Galliani (responsabile del settore tecnico) e il successore di Mihajlovic.

CONVIVENZA – E qui viene il bello. A Berlusconi piace l’idea di un triumvirato? Certamente il suo braccio destro ha un rapporto consolidato con Marcello Lippi: la convivenza sarebbe possibile, già in passato i due sono stati vicini più volte. Allo stesso modo Antonio Conte ha sempre avuto un rapporto eccellente con la sua guida in bianconero. E il feeling è rimasto immutato negli anni. Basterà per porre le fondamenta di una nuova esperienza in comune? L’interrogativo deve restare forzatamente in sospeso perché la pratica non è ancora all’ordine del giorno.

ASSESTAMENTO – In questa fase piena di trambusti il pianeta rossonero deve fare i conti con mille scossoni. A prescindere dalle alterne vicende tecniche sono giorni delicati anche per il futuro finanziario del club di via Aldo Rossi. Il viaggio dei manager di Fininvest in Estremo Oriente serve per fare definitiva chiarezza sulla cordata di Mr Bee. E sarà importante sapere se davvero la famiglia Berlusconi potrà contare su quei 480 milioni di euro promessi dal broker cino-thailandese. Un conto è avvicinare l’attuale commissario tecnico con in banca le garanzie dei nuovi soci e un ricco progetto di rafforzamento, un altro effetto avrebbe certamente l’approccio con il nuovo allenatore se le risorse a disposizione fossero più contenute in assenza di nuovi soci.

C’È TEMPO – Questioni d’opportunità consigliano, insomma, di rinviare di qualche settimana l’affondo con il tecnico leccese – la cui alternativa è Eusebio Di Francesco che sta brillando nel Sassuolo – che (non dimentichiamolo) ha sempre in testa il sogno della Premier League. Dato per scontato che la sua esperienza in Nazionale si chiuderà al termine dell’Europeo, appare comunque decisiva la prossima primavera per scoprire il suo futuro. È quello il periodo in cui le big d’Europa fanno le loro scelte in panchina, a seconda dei risultati tra coppe e campionato. Il Milan avrà la forza per anticipare questa scadenza? Non è un’operazione semplice, nonostante l’uscita di scena del rivale più pericoloso sul mercato interno: la Roma. Si ricordi, comunque, che a fine giugno il club milanista non avrà più in pancia gli stipendi di Clarence Seedorf e Pippo Inzaghi che in questa stagione hanno pesato per 8 milioni di euro lordi. Guarda caso quei denari che Berlusconi è disposto a garantire per l’ingaggio dell’attuale numero uno azzurro. È pronto un triennale per lui, manca solo il suo sì.

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