«Le curve chiuse? Mi mancheranno i fischi dei tifosi. Ho vestito anche la casacca giallorossa, ma sono senza dubbio molto più legato alla Lazio, una squadra con cui ho vinto davvero tanto». La proverbiale schiettezza di Sinisa Mihajlovic lascia sempre senza fiato e anche questa volta nulla è cambiato.
Tuttavia Roma-Sampdoria è una di quelle gare che rievoca ricordi importanti, sogni di Champions poi concretizzati nella realtà della sinfonia – ascoltata e cantata qualche mese dopo da un Ferraris sold out contro il Werder Brema – scritta da Tony Britten. Mihajlovic, tuttavia, non guarda indietro.
«Fino a oggi non siamo mai riusciti a battere una grande squadra, ma non per questo ci fasciamo la testa e con la Roma potrebbe essere l’occasione giusta per sfatare questo tabù».
Il tecnico di Vukovar, motivato e carico come sempre ci crede, i blucerchiati stanno bene e la prova contro il Cagliari ne ha dato la dimostrazione. Il morale è alto e la forma fisica è praticamente al top, non a caso la formazione guidata dall’allenatore serbo ha messo in difficoltà qualsiasi avversario abbia incrociato sulla propria strada.
Corriere Mercantile
