Mihajlovic: «Io e Garcia due pistoleri. Berlusconi? Non chiama»

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La Gazzetta dello Sport (G.B.Olivero) – La fotografia con la quale Sinisa Mihajlovic presenta la partita («Io e Garcia siamo come due pistoleri») è decisamente nitida e a fuoco. Roma contro Milan è Rudi contro Sinisa. Chi perde paga, magari con la panchina. Mihajlovic, però, appare davvero sereno: stavolta nessuna citazione, nessun proverbio, qualche sorriso («Ho detto ai ragazzi dell’ufficio stampa di mandarmi solo la rassegna degli articoli positivi su di me: da un mese e mezzo non mi arriva nulla…») e magari anche la curiosità di vedere come va a finire. In campo e fuori. «Berlusconi non si è fatto vivo. L’ultima volta che l’ho sentito ero sul pullman verso lo stadio prima della partita con il Bologna. È lui che chiama. Io l’ho fatto una sola volta perché gli volevo spiegare cosa non andava». L’esonero è nell’aria. Non è tanto importante quando eventualmente si concretizzerebbe (dopo la Roma? Dopo la Coppa Italia? Magari mai?), è più significativo che se ne parli continuamente: «A parte il primo mese – afferma con un pizzico di amarezza il tecnico – è un argomento costante. Ma io sono abituato, sono nel calcio da 30 anni, cerco di essere concentrato sulle partite e darò sempre il massimo. Quelle con Roma e Carpi sono gare fondamentali ma affronto tutto a testa alta, i risultati decidono se rimarrò o meno. Io di sicuro non mi dimetto: andrei via solo se vedessi una squadra che non si impegna o che non mi segue».

LA REAZIONE – I problemi sono due: i risultatiSe avessimo fatto quei 4 o 5 punti in più che meritavamo, i giudizi sarebbero completamente diversi. Resto convinto che al completo possiamo competere per i primi tre posti, ma non lo siamo mai stati») e il giocoSiamo migliorati, non è vero che il Milan non ha un’identità, il gruppo sta crescendo e i giovani stanno maturando»). Rispetto alla partita di mercoledì, Alex è indisponibile: Mexes ieri si è allenato a parte, ma dovrebbe essere preferito a Zapata. All’Olimpico ci sarà qualche cambio nella formazione: in difesa rientra Romagnoli, a centrocampo Kucka sarà in coppia con Bertolacci, davanti potremmo rivedere la coppia Bacca-Luiz Adriano. A prescindere dallo schieramento, Mihajlovic si aspetta una buona prova: «Ai giocatori ho detto che non dobbiamo arrenderci e pensare che il campionato sia finito. Dobbiamo reagire e combattere, alla fine il lavoro paga. Sono curioso di vedere la reazione. Noi e la Roma viviamo un periodo difficile e l’ambiente romano è più complicato di quello milanese. Ma è il momento di reagire. La cosa peggiore nel cadere è rimanere a terra». E Mihajlovic adesso è come il pugile al tappeto. L’arbitro sta contando: se non si alza subito, potrebbe non avere più l’occasione di farlo.

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