Goal.com (M.Baiocchini) – In estate gli era stata concessa un’altra chance. Era praticamente un giocatore del Genoa e non è una leggenda il fatto che avesse già le valigie pronte e il biglietto aereo in mano. Tutti gli accordi erano stati trovati per una cessione a titolo definitivo da 20 milioni di euro, al punto che Preziosi aveva già confidato di aver chiuso l’affare.
E invece Walter Sabatini tornò sui suoi passi. Ci ripensò. Pagare un giocatore 30 milioni di euro (tra percentuali da distribuire e commissioni) per poi rivenderlo appena un anno dopo per tanti soldi in meno, non la reputava un’operazione conveniente per il club. Quindi decise di puntare ancora su Juan Manuel Iturbe. Anche perchè non si sarebbe perdonato una eventuale esplosione di Iturbe lontano dalla capitale.
Dopo quattro mesi però in cui il ragazzo non ha mostrato grandi progressi e neanche una lontana speranza di consacrazione (sempre panchinaro dietro a Salah, Gervinho e a volte anche a Iago Falque), il direttore sportivo giallorosso ha maturato la decisione di mandarlo a giocare con maggiore continuità.
Probabilmente in prestito con diritto di riscatto e controriscatto e non più a titolo definitivo. Per evitare minusvalenze e mantenere il controllo sul giocatore, qualora l’ex attaccante del Verona dovesse riuscire a rilanciarsi. Una delle società che sembra essere molto interessata in questo senso è il Sassuolo.
I rapporti tra i due club sono ottimi. A partire dai due direttori sportivi. Sabatini e Angelozzi si conoscono e stimano da tempo. Hanno già concluso altri affari. Antei e Politano solo per citare i due trasferimenti della passata finestra di calciomercato. E il dirigente giallorosso apprezza particolarmente il modo che Di Francesco ha nel lavorare con i giovani (non a caso è uno degli allenatori seguiti per il futuro).
Iturbe al Sassuolo a gennaio sarebbe dunque la destinazione ideale, per evitare di bruciare definitivamente le qualità del ragazzo e non disperdere un patrimonio in casa, considerando la spesa enorme sostenuta nell’estate del 2014 per strapparlo all’Hellas e alla concorrenza della Juventus.
Ma attenzione anche al Bologna, con cui la Roma mantiene un filo diretto e costante. Dall’affare Destro a quello soltanto sfiorato che avrebbe potuto portare Salih Uçan in rossoblu. A Corvino piacciono le sfide e quella di rilanciare Iturbe potrebbe essere particolarmente accattivante.
Sempre che la Roma e Walter Sabatini, questa volta, decidano di lasciarlo andare. Il lavoro fatto negli ultimi giorni, porta a pensare proprio questo. Contatti diretti e indiretti, telefonate che fanno capire che il futuro di Iturbe, a gennaio, sarà lontano da Trigoria.
