La Gazzetta dello Sport – Ora il Milan svolta a Destro. Roma, tutto su Luiz Adriano

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Alla Roma Destro ha il posto occupato da Totti, non proprio uno qualunque: per giocare di più, aspirazione legittima, dovrebbe traslocare in un’altra squadra. Da qui l’idea del colloquio di oggi con Garcia, che più che chiarire potrebbe concedergli il via libera. Al Milan l’area è occupata da Menez, un centravanti di movimento più che di stazza, e come alternativa c’è Pazzini, titolare di coppa con zero uscite da titolare in campionato e poche possibilità in più di restare rossonero oltre la scadenza del contratto, fissata per il prossimo giugno. Il Milan ha così la necessità di provare a potenziare il reparto e di farlo a costi contenuti: se si è riavviata l’operazioneDestro è perché la Roma ha ammorbidito le resistenza sul prestito con diritto di riscatto. L’ex miglior attacco del campionato, retrocesso al settimo posto della graduatoria, ha bisogno di nuovi gol per risalire in classifica: Destro è l’uomo che può aiutare la scalata.

 

Destro è anche il centravanti più corteggiato, se è nella lista milanista da almeno l’estate scorsa:Galliani e Sabatini ci provarono in Versilia, senza riuscire a intrecciare l’accordo. Si videro però d’agosto a Forte dei Marmi, uno scatto testimoniò l’avvenuto incontro: allora era troppa la distanza economica. Altra barriera abbassata dalla Roma: se prima il valore del cartellino era quotato sui venti milioni di euro, ora pare possibile lo sconto a 17 (due di prestito oneroso, 15 di eventuale riscatto). L’infortunio di El Shaarawy può aver accentuato l’urgenza, che pure era già stata segnalata: la volontà di rafforzare l’attacco era precedente all’ultimo k.o. rossonero. In più l’ipotesi di un cambio di modulo (dal 4-3-3 al 4-2-3-1) apre nuove frontiere d’attacco, con Menez che verrebbe arretrato sulla linea dei suggeritori e con il solo Pazzini domiciliato in area. Serve un nuovo innesto e Destro (che interessa pure al Tottenham) è il candidato designato.

Luiz «onorato» E una casella libera l’altra. Perché Luiz Adriano è l’uomo scelto dallaRoma per sostituire l’attaccante di Ascoli. L’affare è a buon punto, Rinat Akhmetov permettendo. Il presidente dello Shakhtar Donetsk è l’anello mancante di una tavola già apparecchiata. Manca lo champagne da stappare, nell’attesa il brasiliano e il suo allenatore, Mircea Lucescu, hanno già detto sì.La Roma ha offerto 2 milioni di euro per il prestito con riscatto obbligatorio del cartellino per altri 8 milioni a giugno, con l’aggiunta di alcuni bonus a favore dello Shakhtar in caso di qualificazione di Rudi Garcia alla prossimaChampions League. La distanza tra domanda e offerta non è ampia, ballano non più di due milioni di euro circa. Luiz Adriano si è già informato sulla futura destinazione con Antonio Carlos Zago, ex difensore giallorosso, oggi nello staff tecnico dello Shakhtar di Lucescu. Proprio Zago sta giocando un ruolo fondamentale nella trattativa. Stasera lo Shakhtar rientrerà in Ucraina dopo la tournée in Brasile. E Zago si confronterà con il presidente Akhmetov sull’evoluzione dell’affare, che ha visto un intermediario giallorosso al lavoro nell’ultima settimana proprio nel ritiro brasiliano di Lucescu. L’allenatore ha dato il suo benestare, il brasiliano ha pure lanciato messaggi d’amore: «La Roma è una grande squadra, mi fa piacere che si sia interessata a me — ha detto —. Ma perché l’affare si chiuda devono esserci le condizioni giuste per me e per lo Shakhtar».

Ecco Pepin Parole prudenti, in attesa di una fumata bianca che la Roma aspetta tra stasera e domani mattina. E nelle prossime ore è atteso anche lo sbarco in Italia di Jose Machin, dettoPepin: centrocampista classe 1996, è l’ultimo colpo di Sabatini. Mancano alcuni dettagli da limare con il Malaga, leggi premio di formazione e percentuale sulla futura rivendita. È cresciuto nella Masia del Barcellona, a giugno sarebbe andato in scadenza, la Roma se l’è assicurato.

La Gazzetta dello Sport – A. Gozzini/D. Stoppini

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