Corriere dello Sport – Ora gli acquisti: ne servono sei!

Il mercato non finisce alle prime delusioni, certamente, ma la Roma adesso deve cambiare passo. O almeno spiegare. Perché non si riescono a centrare gli obiettivi che Sabatini ha indicato? E’ Zeman che ha bocciato le strategie suggerendo alla società di pianificare una campagna acquisti diversa? Oppure gli americani e Baldini, dopo i giorni di riunioni a Boston, hanno abbassato il tiro delle ambizioni? Ci sono troppe domande, molte inquietudini a cui non si riesce a dare risposta. C’è ancora tempo per costruire una squadra di livello: il ritiro parte fra più di due settimane e fino al 31 agosto le finestre dei trasferimenti sono aperte. Ma i tifosi hanno già dato fiducia alla Roma mettendosi in fila per gli abbonamenti. Ora meritano qualche acquisto corroborante, per sentirsi più forti e motivati. Sei giocatori, oltre a Dodò che è considerato molto promettente sia da Sabatini che da Zeman.

DIFESA – Se Castan sarà davvero tesserato, serve almeno un altro difensore centrale che faccia compagnia a Burdisso, di rientro da un infortunio spaventoso, e (probabilmente) a Kjaer, che in un modo o nell’altro sarà trattenuto a Trigoria. L’altro brasiliano Uvini, che ha il passaporto italiano, è disponibile ma non entusiasma Sabatini, che l’aveva già seguito a gennaio prima che il San Paolo lo prestasse al Tottenham. Se sarà acquistato, Uvini sarà una soluzione di riserva. La Roma invece ha bisogno di sicurezze, specialmente in difesa. In Italia piacciono Ogbonna e Astori. Che costano tanto, quanto Silvestre su cui si sono avvantaggiate le milanesi. Lo stesso Rolando, che all’Europeo fa la riserva di Pepe e Bruno Alves, non è avvicinabile se il prezzo imposto dal Porto è di 15 milioni. Più facile andare sul ceco Kadlec del Bayer Leverkusen oppure lo spagnolo Albiol, che il Real Madrid forse darebbe in prestito.

ESTERNI – E restando sui cechi, Sabatini non dispera di arrivare alla sorpresa Gebre Selassie che prima dell’Europeo è stato bloccato dal Werder Brema. Forse ci sono ancora i margini per intervenire. E a maggior ragione esistono prospettive sul francese Debuchy, terzino destro che è un punto fermo della nazionale di Blanc: il Lilla lo vende a 8 milioni, basta chiedere. […]

CENTROCAMPO – In mezzo, aspettando il riscatto di Marquinho che non è stato ratificato e la risoluzione della comproprietà di Florenzi, il nome giusto può essere Merkel, che Sabatini ha chiesto al Genoa un mese fa dopo il fallimento della trattativa per Palacio. Il ragazzo, che è del 1992 come Lamela, interessa e intriga Zeman. Ma siamo ancora fermi ai contatti, non c’è un accordo con Preziosi. Del resto, a centrocampo la Roma deve sfrondare l’organico prima di comprare. Così vuole l’allenatore. Ma Merkel ha la struttura per garantire il salto di qualità immediato? Forse anche in mezzo al campo ci vorrebbe un giocatore più pronto, possibilmente un regista: negli ultimi giorni si è tornato a parlare di Fernando del Porto e di Romulo del Vasco da Gama, oltre che di Arouca del Santos. Ma sono tutti extracomunitari. Per importarli, la Roma è obbligata a mollare Castan.

ATTACCO – Il sesto rinforzo può coinvolgere l’attacco. Le voci di uno scambio Borriello-Quagliarella con la Juventus non sono infondate: l’operazione è fattibile, anche se non semplice. […]

Corriere dello Sport – Roberto Maida

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