Repubblica.it – Dal Milan alla Roma parola d’ordine ricostruire

Il campionato di serie A se ne è andato senza riservare sorprese in coda. Ma aprendo, da oggi, la corsa a un nuovo scudetto, che non si festeggia in campo o nelle piazze, ma nelle stanze degli hotel del mercato. La caccia ai rinforzi per rosicchiare la distanza con la Juventus campione d’Italia. A partire dalle milanesi deluse, e costrette a rifondare dopo una stagione senza gioie. Ancora più estrema la ricostruzione della Roma americana, costretta a rivedere anche il tecnico. Una necessità a cui rischia di dover ricorrere anche l’Udinese, sorpresa (sorpresa?) dall’idea di addio manifestata da Guidolin. E Napoli e Lazio non resteranno a guardare.

Il primo grande colpo di un mercato che deve ancora sbocciare arriverà sull’asse Milano-Napoli: Ezequiel Lavezzi è il grande obiettivo dell’Inter per il rilancio dopo una stagione mediocre. La prossima inizierà prestissimo, già il 2 agosto con il preliminare di Europa League. E per questo i nerazzurri non vogliono perdere tempo. L’intesa di massima sarebbe già stata raggiunta, per i dettagli De Laurentiis e Moratti – che hanno scelto di gestire l’affare in prima persona – aspetteranno la finale di coppa Italia. Ma a Milano già lo aspettano, insieme al baby Destro, che l’Inter vorrebbe riportare a casa, e al sogno Lucas. A fargli posto Pazzini (che potrebbe finire proprio a Napoli, come Ranocchia) ma anche Maicon, Sneijder, forse persino Lucio. Rivoluzione sì, ma eco(nomicamente) sostenibile.

La cartolina della Milano da rifare, però, è senza dubbio quella che arriva da San Siro. Gli addii già annunciati di Nesta e Inzaghi, di Gattuso e Zambrotta, ma anche di Van Bommel, Flamini, Roma, costringono Galliani a lavorare con forza sul mercato in entrata. “Big non partiranno”, giura il club. In tanti però dovranno arrivare: già annunciato Montolivo, in arrivo anche Traoré, si spenderà per un giovane difensore come Acerbi. Il grande colpo, però, dovrebbe arrivare a centrocampo. Perché, è vero, Ibrahimovic chiede un partner di attacco che apra spazi per lui ma che possa sfruttarne anche le invenzioni. E per questo Galliani ha seguito a gennaio Tevez – senza avere abbandonato l’idea – e cerca con insistenza Balotelli, che il City dismetterebbe senza farsi troppo pregare. Eppure, la voragine in mezzo al campo consiglia di spendere altrove. Per questo, a Milano seguono con insistenza Eriksen, trequartista dell’Ajax. Costo 25 milioni, tanti ma non troppi.

Milan e Inter, va bene. Ma la grande delusa dell’ultima stagione è senza dubbio la Roma. Il progetto è naufragato con le dimissioni di Luis Enrique, già da oggi inizierà la ricostruzione. A partire dal nome di Montella: in questi giorni i dirigenti romanisti voleranno a Catania per convincere Pulvirenti a liberarlo (si decide dopo il cda dei siciliani a metà settimana). È intorno all’ex aeroplanino che il ds Sabatini disegnerà la sua nuova Roma. Domani il dg Baldini volerà negli Usa per un punto sulla stagione appena conclusa con la proprietà americana e per illustrare a Mr Pallotta le strategie (sportive) per il futuro. Che, a breve, diventerà presente. De Rossi ha chiesto “Investimenti importanti e rapidità organizzativa”. Il ds dovrà ricostruire una difesa che perderà Juan e Heinze, destinati a lasciare nonostante un altro anno di contratto. Si proverà a rinnovare il prestito di Kjaer, ma l’obiettivo è un grande centrale europeo. Il tedesco Hummels una delle primissime scelte, ma è seguitissimo anche Geromel del Colonia. Da oggi, si tornerà a parlare anche con Palacio, in uscita dal Genoa. La sorpresa potrebbe essere l’addio di Osvaldo, escluso dai 30 di Prandelli per atteggiamenti poco graditi e per lo stesso motivo a rischio “taglio”. Ma solo se qualcuno mettesse sul piatto i 15 milioni spesi in estate.

A Napoli, nonostante la finale di coppa Italia ancora da vivere, è già febbre Lavezzi. Fischi e cori si sono alternati al San Paolo per convincerlo a restare o dirgli addio. Ed è già caccia all’erede: la retrocessione del Villarreal apre la porta a Pepito Rossi. Infortunato, tempi lunghissimi per il rientro, e per questo costo abbordabilissimo. Ma un obiettivo a sorpresa, al San Paolo, potrebbe diventare Jovetic. Intanto da Pescara tornerà il gioiello Insigne, protagonista della imminente promozione degli abruzzesi di Zeman.

Ma a stravolgere i programmi degli azzurri potrebbe arrivare, un po’ a sorpresa (ma non troppo) l’addio di Mazzarri. De Laurentiis conta di convincerlo a suon di colpi di mercato. Lui però medita la fuga e cerca un palcoscenico nuovo su cui portare il proprio show. Al suo posto gli azzurri potrebbero prendere Pioli, non il candidato unico, però. Montella era un’idea che piaceva anche al presidente De Laurentiis. Chissà. A Mazzarri e Montella ha pensato Lotito, che ora dovrà scegliere se affidarsi davvero a Zola o guardare altrove. Anche Reja non ha smesso di sperare in una conferma, nonostante l’addio al terzo posto. C’è poi l’Udinese, che potrebbe perdere Guidolin: “Non so se reggerei un’altra stagione così, penso di fermarmi un anno”. Quello sì che sarebbe un problema per una squadra qualificata in Champions ma già costretta a rinunciare al leader Di Natale. E la Fiorentina? Ranieri spera e i contatti non mancano. Ma attenzione alla carta Zeman. In fondo, dopo un campionato di delusioni, chi è che non ha voglia di sognare?
Repubblica.it – Matteo Pinci

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