Gazzetta dello Sport – La Roma volta pagina. Sprint Allegri-Mazzarri

Avviso ai naviganti dell’universo giallorosso. Se il pari interno contro il derelitto Pescara vi ha fatto sorgere pulsioni rabbiose di difficile controllo verso i vostri beniamini, provate subito a perdonarli, perché quantomeno potrebbero essere utili al futuro della scienza medica. Non ci credete? Abbiate fiducia. Secondo gli studi condotti dal professor Makiko Yamada dell’istituto nazionale di Scienze Radiologiche, quella sorta di «illusione di superiorità» che ci fa credere più bravi degli altri, non è altro che una sorta di autoinganno cognitivo che, adeguatamente indirizzato — potrebbe essere utile nella cura della depressione. Ebbene, sembra proprio che il materiale umano disponibile a Trigoria – sia nello spogliatoio che negli uffici dirigenziali – vantino un tasso di sicurezza nelle proprie doti molto alto, che a volte si scontra con la durezza della realtà.

Pallotta deluso – Perciò la questione allenatore è tornata prepotentemente alla ribalta, anche perché nel dopo partita lo stesso d.s. Sabatini ha fatto capire come per il bravo Andreazzoli un ruolo nella società ci sarebbe sempre. Doverosamente, dopo la prova col Pescara, la dirigenza in pubblico ha difeso la squadra, ma in privato le critiche non sono mancate, soprattutto per quei giocatori che non sanno convivere con gli acciacchi (Marquinhos e Pjanic) o sembra abbiano «staccato la spina» (Osvaldo e Stekelenburg, nel mirino del Valencia,col portiere che ha diradato i corsi di italiano in vista dell’addio). Una cosa è certa: dopo la sconfitta dei suoi Boston Celtics nei playoff Nba contro i New York Knicks, la Roma non ha fatto tornare il buonumore a James Pallotta che ai dirigenti si è detto deluso della prestazione e della personalità mostrata dalla squadra, proprio come era successo già a Palermo.

Vertice a Trigoria – A questo punto si pensa già al futuro e, al netto delle doverose prese di posizioni di Milan e Napoli, in cima alla lista dei desideri ci sono Allegri e Mazzarri. Detto che sondaggi sono fatti in più direzioni (Blanc, Villas Boas, Donadoni, Pioli) e che fra un anno il sogno sarebbe portare Prandelli, pur con caratteristiche diverse i due allenatori toscani, per i vertici del club, avrebbero entrambi quelle caratteristiche di leadership che occorre al fragile gruppo giallorosso. Tanto per fare un esempio, adesso la Roma cerca un Mourinho, pronto a far battaglia con tutti. Il rovescio della medaglia ovviamente, per la dirigenza, sarebbe quello di non essere acquiescente a decisioni prese in altre sedi, a partire dal mercato.

Fascino Roma – Contatti informali sono già stati avviati con entrambi, e tutti e due si sussurra subiscano il fascino dei giovani ricchi di talento della Roma. I problemi però non mancano. Allegri è sotto contratto col Milano fino al 2014 e, se arrivasse in Champions, potrebbe anche rimanere. Mazzarri invece, che pure dal punto di vista del gioco piace meno del suo corregionale, a giugno sarà libero, ma il Napoli è pronto a sottoporgli un rinnovo da oltre 3 milioni a stagione. Di sicuro però la Roma – raffreddate per questo le piste estere con relativi tempi di ambientamento – sa di non poter sbagliare allenatore per il terzo anno di fila. Perché se così accadesse, gli Usa e i suoi malumori, a quel punto, non sarebbero poi così lontane.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini

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