Mancini, testa fra le nuvole: “Gol che vale oro”

Corriere della Sera (G. Piacentini) – Anche se non avesse segnato il suo quarto gol stagionale, sarebbe stato comunque tra i migliori in campo, Gianluca Mancini, sempre più leader della squadra giallorossa. “Non è stata una bella partita – la sua analisi – ma l’importante è aver vinto. Dopo essere passati in vantaggio abbiamo gestito, rischiando troppo: non è stata una buona prestazione“.

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Il suo salto in occasione del gol è stato simile a quello con il Milan, che aveva portato alla rete annullata a Mkhitaryan. Per me quel gol era regolare, anche contro l’Inter avevo preso posizione con le braccia, non siamo pinguini…Sicuramente stavolta ero più libero, ho sfruttato una bella palla di Pellegrini, bisogna approfittare di queste occasioni per andare in vantaggio“.

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È rientrato Smalling, ma la vera sorpresa è stato Cristante spostato sul centrosinistra. “A Bryan vanno fatti i complimenti perché da 2-3 mesi gioca in un ruolo non suo e fa bene“. Ancora una volta la Roma ha superato una “piccola”, anche se la definizione a lui non piace. “Le chiamate piccole, ma con loro molti fanno fatica, lo dicono i numeri, però per la Champions serve qualcosa in più“.

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Giovedì si torna in campo per l’andata degli ottavi di finale di Europa League contro lo Shakhtar Doentsk. “La stanchezza c’è, e siamo un po’ soprattutto in emergenza in difesa: giocare ogni 2-3 giorni non ci ha permesso di pressare il Genoa, soprattutto nel finale“.

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