Mancini smentisce categoricamente i presunti contatti con la Roma

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Quando sui giornali è iniziato a comparire il suo nome come possibile allenatore, i tifosi lo hanno accolto a braccia aperte. Da una parte erano speranzosi per gli acquisti che avrebbe comportato la presenza di una personalità così importante in panchina, ma dall’altra è fuori discussione la grande stima che nutrono nei confronti del mister, nonostante il suo passato biancoceleste: “Sono rimasto molto stupito dal consenso che ha riscosso il mio nome nella la tifoseria giallorossa. Per una persona che fa il mio lavoro è una bella soddisfazione. Sono stato benissimo nella Lazio, ma è passato del tempo e un allenatore deve essere pronto ad andare ovunque. Ho scelto di lavorare  in Inghilterra per fare una nuova esperienza e in tre anni e mezzo ho appreso molte cose. Inoltre per un Italiano è importante vincere anche fuori”.
Smentisce categoricamente di aver avuto qualsiasi tipo di proposta dai dirigenti della Roma: “Né Baldini, né Sabatini mi hanno mai contattato. Non ho idea di come siano uscite queste voci sui giornali. Certo mi sarebbe piaciuto ricevere una proposta, perchè ho sempre preferito le cose difficili, quelle facili sono per tutti! Credo che vincere dove c’è da lavorare sodo sia più gratificante”. Alla domanda se si è sentito un po’ padre di Mario Balotelli quando lo allenava, risponde di no, riservandosi magari il ruolo di fratello maggiore: “Balotelli aveva una situazione difficile in Inghilterra, l’ambiente era scomodo per lui. I paparazzi non lo lasciavano vivere, era seguito dai giornalisti e gli arbitri lo avevano preso di mira, era inevitabile che sentisse la mancanza dell’Italia”.

Umberto Ruggeri

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