Mancini: “Non vediamo l’ora di ricominciare. Roma è la squadra di questa città, non pensiamo alla Lazio”

Gianluca Mancini, difensore della Roma, è intervenuto durante il derby contro il Coronavirus, #TUTTICONTROCOVID, ed ha parlato di questa splendida iniziativa per i tifosi delle due squadre. Queste le sue parole:

Come stai Gianluca?

Tutto bene grazie. Siamo a casa.

Ti vedo sereno…

Siamo sereni perché siamo fortunati a non aver contratto il virus. Siamo in casa e quindi siamo sereni perché ci godiamo la famiglia e cose che magari giocando spesso non ci godiamo. Riusciamo ad allenarci, a volte anche più di quello che solitamente facciamo durante la settimana. Ormai è un po’ di tempo che siamo fermi quindi gli allenamenti sono un po’ pesanti anche se sono da casa. Non vediamo l’ora di ricominciare perché il calcio è il nostro tutto. Speriamo che manchi poco e ci sia la sicurezza per ripartire con gli allenamenti e le partite.

Vedervi parlare di beneficienza vi rende più umani…

Non sbagli. Parliamo tutti nella stessa lingua. In questo momento di emergenza tutta l’Italia si è unita e quando parliamo di beneficenza siamo una squadra sola. In questo periodo ci sono tante persone che hanno bisogno o che stanno combattendo da mesi come dottori e infermieri. Sto seguendo questo derby. È importante che la Roma vinca e sono contento che siamo in vantaggio.

Parolo è convinto che la Lazio possa vincere lo scudetto. Come la vivete?

Vediamo quello che fanno loro ma pensiamo ai nostri obiettivi. Noi vogliamo entrare in Champions. Abbiamo passato un gennaio non buono ma ci stavamo riprendendo. Pensiamo a noi. Roma è Roma e la Roma è la squadra di questa città. I tifosi giallorossi sono fantastici.

Sei un pilastro della Nazionale…

Sull’essere un pilastro ci devo ancora lavorare.

Hai imparato a cucinare qualcosa durante la quarantena?

Mia moglie in questi mesi mi ha messo a lavorare. Posso dire che la pizza e le lasagne ve le posso cucinare quando volete. Le faccio veramente bene.

Che calcio è senza pubblico?

Toglie tante emozioni perché il calcio è uno spettacolo. I tifosi ti spingono a fare bene. Mancheranno ma la cosa fondamentale è ripartire in sicurezza e sperare che tutto questo diventi solamente un brutto ricordo.

Sei stato impiegato sia come difensore che come centrocampista…

Da ragazzino giocavo centrocampista. Fino alla Primavera. Dalla Serie B fino all’emergenza che abbiamo passato a ottobre ho fatto il difensore. Poi il mister mi ha riproposto a centrocampo ed è andata abbastanza bene. Aiutare la squadra mi ha reso orgoglioso.

Ti vedi ancora difensore però?

Quando un giocatore può ricoprire più ruoli è una cosa in più. Io mi sento più difensore perché penso di avere ancora margini di miglioramento in quel ruolo. A centrocampo penso di non poter migliorare più di tanto ma dove mi mette il mister gioco, non c’è problema.

In allenamento i difensori provano mai le punizioni?

Sì le provo però poi capisco che è meglio che le tirano Pellegrini e Kolarov.

 

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