Mancini: “Noi difensori dobbiamo pensare a difendere poi i gol nostri aiutano sicuramente la squadra. L’intesa con Smalling è forte” – VIDEO

Gianluca Mancini, difensore della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Brescia 3-0. Queste le sue parole:

MANCINI IN ZONA MISTA

Gianluca sei un difensore, hai giocato a centrocampo e oggi hai fatto un goal da attaccante. C’è una cosa che non sai fare?
Andiamo piano perché c’è tanto da fare, sono giovane e sono le prime partite della stagione. Sono contento per l’impegno e per quello che sto facendo per la squadra, per aiutare i miei compagni a fare grandi partite. Il goal è stato una situazione bellissima, farlo all’Olimpico è una cosa bellissima. Sono contento che a fine partita loro non hanno segnato e abbiamo dato forza in fase difensiva ed è merito di tutti.

Che cosa è cambiato nel secondo tempo?
E’ cambiata la manovra, eravamo più veloci, più determinati, pressavamo più i difensori del Brescia. Nel primo tempo avevamo buone idee però non eravamo molto veloci nell’attaccare la porta, andavamo un po’ piano quindi quando le squadre si chiudono è difficile fare goal.

Cosa vi ha detto Fonseca negli spogliatoi?
Il mister è uno che pretende tanto, ci ha stimolato e ci ha detto proprio questo, di alzare il ritmo perché così era difficile segnare.

Che aria tira nello spogliatoio adesso rispetto a prima?
Prima della sosta è vero, abbiamo perso a Parma, ma abbiamo fatto sette partite con quasi gli stessi uomini e lo paghi dopo un po’, però eravamo tranquilli perché sappiamo cosa facciamo durante gli allenamenti, quello che ci chiede il mister, come lavoriamo, lavoriamo tutti al 100%, chi gioca e chi non gioca, siamo un gruppo uniti quindi siamo contenti.

Com’è giocare accanto a Smalling?
Chris è un giocatore fortissimo come del resto lo sono gli altri, anche Fede e Juan mi aiutano molto durante l’allenamento e mi danno consigli, Chris ha esperienza, mi guida e io guido lui perché anche a me piace parlare in campo perciò ci troviamo molto bene.

Cistana? 
Cistana l’ho visto in nazionale però sono stato poco perchè mi sono infortunato però in quei pochi giorni che l’ho visto è un giocatore forte, siamo giovani bisogna rimanere coi piedi per terra e lavorare forte per un futuro importante.

MANCINI A SKY SPORT

I difensori goleador possono essere un’arma in più nella corsa Champions?
Può essere importante che un difensore faccia gol la domenica però come detto tante volte, noi difensori dobbiamo pensare a difendere e a non fare segnare gli attaccanti avversari poi i gol nostri aiutano sicuramente la squadra. Davanti abbiamo dei grandi giocatori che possono risolverla. Oggi per fortuna abbiamo fatto gol io e Chris, abbiamo portato a casa il risultato ed è andata bene.

Che intesa c’è tra te e Smalling?
L’intesa è forte. Ora veniamo dalla sosta ma ci alleniamo sempre con tutti i compagni di reparto anche con Juan Jesus e Fazio. Lavoriamo molto durante la settimana e abbiamo preparato la partita nei migliori dei modi. Sapevamo che il Brescia lasciavano due attaccanti alti e che ce la potevamo giocare nell’uno contro uno senza paura. Il calcio è fatto di uno contro uno, bisogna accettare i duelli.

Che cosa hai provato quando hai segnato?
Una bellissima emozione. Lo cercavo da tanto, all’Olimpico, per questi tifosi e volevo sentire il mio nome urlato da tutti loro. Come ho detto prima se segno do una mano anche ai miei compagni e i gol dei difensori fanno bene. È un giorno che ricorderò.

Il ruolo da centrocampista?
L’ho intrapreso nel migliore dei modi perché eravamo in una situazione di emergenza e io sono giovane e devo dimostrare ancora tanto. O provato a dare tutto me stesso per aiutare i miei compagni. Il ruolo del difensore lo sento più mio e a centrocampo siamo messi bene quindi è meglio che giochino i miei compagni.

Un giocatore italiano bravo ha bisogno di trovare un allenatore che crede in lui?
Sicuramente noi giovani italiani stiamo giocando dall’anno scorso e ne vediamo di più in campo. Io ho avuto la fortuna di essere stato allenato da Gasperini che i giovani li ha lanciati e li lancia oggi e Fonseca che quando sono arrivato a Roma mi ha spiegato tante cose, sapeva che venivo da un calcio diverso. All’inizio ho avuto delle difficoltà ma lavorando ogni giorno al massimo, guardando i video e parlando con lo staff del mister sto migliorando. I miei compagni poi mi aiutano anche in campo, quelli più esperti mi dicono qualche movimento da fare e questa è una cosa positiva.

Ti ispiri a Materazzi?
Marco per me è sempre stato un riferimento non solo per le doti da calciatore ma anche per il carisma e la personalità. È sempre stato un mio idolo.

L’esperienza da centrocampista ti può aiutare come difensore?
Questo nuovo ruolo l’ho sfruttato nel migliore dei modi. Mi ha aiutato nel palleggio, nello stare al centro del gioco con meno spazi, con la gente che ti pressa e può solo che farmi migliorare. Non sono un centrocampista come gli altri, ho delle caratteristiche e le ho messe in mostra. Magari poi pecco in altre cose. Oggi là dietro questa esperienza da centrocampista mi ha aiutato molto.

MANCINI A ROMA TV

Un gol da grande attaccante…
Magari può essere vero. Ho sentito Edin che mi chiamava da dietro: “Lascia, lascia!”, ma ormai nella mia testa c’era la conclusione. Volevo tirare in porta ed è uscito un pallonetto perfetto, è andata bene.

Ci tenevate a non prendere gol…
Sì dobbiamo fare step sempre più importanti. Se non prendi gol oggi alla prossima sei ancora più deciso e duro. Dopo un primo tempo così e così, in cui eravamo un po’ lenti, il secondo tempo lo abbiamo fatto perfetto e non prendere gol era la ciliegina sulla torta. Questo deve essere lo spirito, qualsiasi sia il risultato bisogna sempre combattere e lottare fino alla fine.

Qual è il tuo ruolo preferito in questo momento?
In difesa mi trovo a mio agio, ci lavoro da 4/5 anni. A centrocampo giocavo da ragazzino. È un insieme di cose a centrocampo, la squadra mi aiutato a far bene. Io ho cercato di dare il massimo e di sfruttare un’occasione importante, sapevo che mi avrebbe aiutato a gestir meglio il pallone e a vedere le linee di passaggio quando sarei tornato in difesa. Sono a disposizione della squadra e del mister. In difesa mi sento a mio agio ma se dovessi rigiocare a centrocampo, lo rifarei molto volentieri.

L’affiatamento con Smalling è ottimale. Difficile passare dalla difesa a tre a quella a quattro?
Con Smalling mi trovo bene, come con tutti gli altri compagni di reparto, Fazio, Juan e Cetin. Fazio e Juan mi danno sempre consigli e suggerimenti durante l’allenamento, perché hanno più esperienza di me. Con Chris parliamo tanto in campo, siamo delle radio, io per lui e lui per me ed è una cosa importantissima. Oggi sapevamo che gli attaccanti del Brescia rimanevano alti e larghi, quindi sapevamo che lo spazio occupato da Diawara doveva rimanere lì, mentre io e Chris ci dovevamo occupare di loro. Il calcio è fatto di duelli: bisogna accettarli e più ne vinci e più l’avversario gioca male. Io e Chris li abbiamo accettati, sapevamo di questo, lo abbiamo provato durante la settimana ed è uscita una buona prestazione difensiva. Per la difesa a quattro all’inizio ho trovato difficoltà ma lo sapevo. Nella mia testa prima di venire a Roma sapevo di dover lavorare molto. Il calcio di Gasperini è differente, ma con l’aiuto del mister, dei compagni, dello staff, con i video e con le immagini, ho cercato di capire, ma devo fare ancora molto. In alcune occasioni sbaglio ancora qualcosina ma è normale, è un percorso di crescita che sono contento di fare.

Vi manca un po’ di aggressività in certe zone del campo?
No ma noi siamo aggressivi, il mister ce lo chiede. Oggi nel primo tempo andavamo a pressare ma non con grande intensità e loro riuscivano a uscire. Se uno riesce a farlo, magari non per tutti e 90 i minuti che è impossibile, ma a farlo bene, è importante. Il mister ci chiede questo e in questo dobbiamo migliorare, perché più recuperi palla vicino alla porta avversaria e più hai possibilità di segnare.

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