Mancini: “Lasciateci tornare in campo”

Corriere dello Sport (A. Dalla Palma) – Roberto Mancini, ct della Nazionale, ha rilasciato un’intervista. Tra gli argomenti trattati la possibile ripresa del campionato dopo l’emergenza del Coronavirus e la generale importanza dello sport in questo momento di difficoltà per il Paese. Ecco le sue parole:

Spero che si possa tornare presto a vivere e che questo momento drammatico diventi solo un ricordo, seppure storicamente brutto. Per vivere intendo la libertà di agire, di pensare, di avere rapporti sociali e, anche, di fare attività sportiva”.

In due mesi, solo gli Stati Uniti hanno più morti del nostro Paese: stiamo arrivando quasi a 25 mila.

Una tragedia immane, inaspettata, terribile. Ho il massimo rispetto delle vittime, dei familiari e di chi ci sta gestendo in questo momento di emergenza. L’ho sempre detto: conta la salute, prima di tutto. Ora bisogna ripartire.

Si spieghi meglio.

E’ stato e sara ancora un anno terribile, ma credo che nel 2020 ci siamo fatti trovare tutti impreparati, in Italia e nel mondo. Bisogna trovare una soluzione.

Lei vorrebbe interrompere il lock-down?

Non posso e non intendo entrare nel merito delle decisioni del Governo. Io dico che dopo così tanto tempo la vita deve riprendere per tutti, magari in modo diverso. Oltre alle chiusure di tutte le attività, dei fallimenti delle aziende dovremo confrontarci con la depressione. La gente è stanca.

Anche lo sport ha chiuso e rischia di fallire, sopratutto quello di base…

Io leggo e mi informo, e – ripeto – prima di tutto viene la salute ma mi risulta che il mondo dello sport non sia stato colpito dal Coronavirus. I casi li contiamo facilmente, soprattutto ad alto livello: venti giocatori in Serie A? Non ci arrivo, se escludiamo medici, infermieri e staff. E in Serie B e in Serie C? Quanti casi sono stati denunciati? Se poi mi allargo all’attività mondiale, non mi sembra che i numeri aumentino anzi. Secondo me lo sport di contatto non è pericoloso, almeno osservando i numeri.

Sembra che in queste ore il comitato tecnico scientifico lo consideri non a rischio elevato.

Per questo spero che riaprano il nostro mondo. E non lo dico egoisticamente, per motivi di soldi o interesse, io ormai gli Europei li giocherò tra un anno e dovrò ricominciare il lavoro di studio. Lo dico da semplice cittadino: lo sport ha un valore sociale, di aggregazione. Se riparte, darà una mano al paese sotto il profilo psicologico. Le emozioni positive aiutano.

 

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