Mancini, il direttore d’orchestra

Da quando Mancini gioca a centrocampo la Roma è rinata e non ha più perso. Si è calato nel nuovo ruolo con la serenità di un veterano. A Trigoria lo apprezzano tutti anche dal punto di vista umano. Era stato Monchi a porre le basi per un suo acquisto e in giallorosso sta completando la sua maturazione. A 23 anni riesce a rendere facili le cose più complicate e ha conquistato i tifosi con il suo impegno e per quella foto che lo ritrae con le mani giunte in preghiera durante il rigore di Veretout. E’ stato uno dei primi ad andare a ringraziare i tifosi al termine della partita. Mancini è un professionista e ascolta le persone con le quali lavora e prima di lasciare il campo è stato qualche minuto a parlare col tattico Tiago Leal per rivedere alcune posizioni in campo. Questo ruolo lo conosceva da ragazzino perché è diventato difensore soltanto nella Primavera della Fiorentina doveva veniva seguito da Montella. Lo riporta il Corriere dello Sport.

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