Mancini chiama Manolas

Il Messaggero (S.Carina) – Stavolta la location è cambiata. Non più Boston, come accaduto con Garcia e Spalletti, ma Londra. Di Francesco, accompagnato da Monchi, è sbarcato nel primo pomeriggio di ieri nella City per incontrare Pallotta. Ad attenderli all’aeroporto di Heathrow, Alex Zecca, che li ha prelevati e condotti nell’hotel in centro dove alloggia il presidente, raggiunto già nella giornata di lunedì dal dg Baldissoni, impegnato in incontri commerciali. Un blitz (ds e tecnico sono rientrati in nottata) perlopiù conoscitivo, visto che l’imprenditore statunitense e l’allenatore prima di ieri avevano parlato soltanto al telefono. Incontro servito anche per ribadire le linee di mercato. Ceduto Salah al Liverpool e sistemati i conti in ottica fair play finanziario – l’egiziano oggi svolgerà le visite mediche; dei soldi (oltre 40 milioni) che i Reds verseranno nelle casse giallorosse, tre milioni andranno al Chelsea, in virtù di una clausola inserita nel contratto – la Roma è pronta a voltare pagina. Se in avanti si attende una risposta dallo svincolato Ghezzal, senza perdere di vista Berardi e il Papu Gomez, dopo aver trovato l’intesa nelle ultime ore sia con gli agenti di Karsdop che di Seri, la dirigenza sta ora valutando come muoversi. Per il laterale potrebbero non bastare i 12 milioni più bonus recapitati lunedì al Feyenoord mentre per l’ivoriano la situazione è in stand-by.

PRESSING SU KOSTAS – Il suo arrivo, infatti, è subordinato alla partenza di Paredes. La Roma sta riflettendo considerando che tutto, come al solito, è subordinato alle offerte che arriveranno per l’argentino. Privarsene ora, considerando che l’ammortamento residuo del cartellino è ormai di 3,6 milioni, equivarrebbe ad una plusvalenza pressoché totale. E inoltre eviterebbe al club d’iniziare una lunga trattativa per il rinnovo. Leo vorrebbe restare, attualmente guadagna un milione di euro più bonus ma ha offerte con ingaggi più che raddoppiati. Cifre alle quali la Roma non vuole arrivare. Monchi attende, non ha fretta. Diverso il discorso per Manolas. Il greco, insoddisfatto dalla proposta di adeguamento contrattuale propostagli dal club giallorosso, si sta guardando intorno. Aspetta il Chelsea e intanto tratta con lo Zenit, l’unica società che si è fatta concretamente avanti. Quattro milioni a stagione al calciatore e trenta alla Roma è l’offerta di Mancini, recapitata lunedì dall’agente del greco. A Trigoria riflettono. Se verrà accettata, come sostituto si pensa a Lemos del Las Palmas.

RETROSCENA SUDAMERICANO – Intanto mentre dal Brasile rimbalza l’interesse per l’attaccante Richarlison, classe ’97, di proprietà del Fluminense (che però a Trigoria hanno provveduto a smentire categoricamente), lo sguardo di Monchi si è allungato in Cile. Il ds aveva messo infatti gli occhi su Felipe Mora, 23 anni, centravanti dell’Universidad del Cile, segnalatogli da Sampaoli quando era ancora al Siviglia. Il Cruz Azul, squadra messicana, sembra però aver bruciato tutti sul tempo. Accordo trovato sia con il calciatore che con la società. Ormai per l’ufficialità manca soltanto la firma dell’attaccante. Ieri il club cileno, prima di dare il via libera definitivo all’operazione, ha nuovamente contattato il ds sperando in un rilancio che per ora non è arrivato. Mora, quindi, dovrebbe accasarsi al Cruz Azul. Operazioni minori: il Bologna ha chiesto Gerson in prestito, il Bari ha riscattato Capradossi mentre Frediani è stato acquistato dal Parma, Falasco all’Avellino.

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