Malagò: “Voto al calcio italiano per il 2017? Gravemente insufficiente. Ora aspettiamo le riforme” – VIDEO

Pagine Romaniste (G.Conflitti – D.Moresco) – Giovanni Malagò, presidente del CONI, è intervenuto a margine dell’evento della consegna dei Collari d’Oro, massima onorificenza per meriti sportivi conferita proprio dal comitato olimpico. Le parole del dirigente:

Un evento bellissimo, specialmente per i campioni del Mondo dell’82…
Evento importantissimo, soprattutto per il numero di atleti premiati, un record assoluto. Abbiamo vinto dei Mondiali: giustamente si ricordano spesso le cose che vanno male, ma l’invito fatto ai campioni del Mondo dell’82 è stato fatto mesi fa, non c’è nessuna malizia in ciò. Sono felice che fossero qui tutti e 23, compresa la figlia di Bearzot ed il figlio di Gaetano Scirea, insieme a chi ha vinto quest’anno il massimo a livello sportivo, credo che simbolicamente sia stato importantissimo.

C’era il presidente della FIFA che ha parlato moltissimo, partendo dalla VAR fino ad arrivre agli stadi. E’ quella la direzione?
Sì, è stato molto chiaro anche quando ha parlato del calcio italiano, si aspetta dei messaggi di coraggio e di innovazione. Ha fatto i complimenti per la gestione della VAR, e su questo bisogna darne atto: su questo il calcio italiano è stato precursore. Ora si aspetta delle riforme, giustamente. Il sistema sportivo è molto chiaro: UEFA e FIFA sono le istituzioni guida del sistema calcio, non si può non tenerne conto.

Tra gli eroi dell’82 c’era anche il presidente Tavecchio, strideva un po’ la sua presenza lì?
No, sono andato io personalmente a chiedergli di salire sul palco per una foto, perché credo sia corretto. Anche se dimissionario è lui il presidente della Federazione, quindi penso sia stato un gesto doveroso.

A fine 2017, qual è il voto al calcio italiano?
A livello di attività c’è sicuramente una sufficienza, a livello sportivo un’insufficienza pesante.

Per quanto riguarda la corte austriaca che reclama gli atleti altoatesini c’è preoccupazione?
Non mi occupo di politica ma di sport, ma personalmente dico che dovranno passare sul mio cadavere prima che questo accada. A noi impediscono di avere una cittadinanza sportiva per quelli che sono nati e cresciuti qui ed invece quelli italiani, nati da genitori italiani cresciuti nelle nostre scuole sportive devono andare da loro? Mi sembra eccessivo, a tutto c’è un limite.

Questi giorni è finito nel mirino del Movimento 5 Stelle per un emendamento alla finanziaria che le permetterebbe di svolgere un terzo mandato alla presidenza del CONI. E’ stato dichiarato come un emendamento ‘ad personam‘, cosa vuole rispondere al Movimento?
Più che al Movimento rispondo a lei: si è perso qualche puntata negli ultimi giorni. E’ un emendamento che ho sempre disconosciuto e che non ho mai voluto. La mia dichiarazione è pubblica da settimane, se non da mesi. C’è invece una legge, che lei non ha ricordato, che sono 4 anni e mezzo che rimbalza in ogni dove, che riordina tutto il sistema che è una cosa giusta, che equipara a tre mandati – come il CIO richiede – che riguarda tutte le componenti del nostro mondo. Io comunque al posto dei 5 Stelle mi preoccuperei a chiudere quella legge che sono quattro anni e mezzo che rimbalza e che dovrebbe finalmente essere approvata al Senato.

Lei sa benissimo che i tempi non ci sono per quella legge…
Io mi occupo si sport, non di norme. Io non faccio le leggi.

Se questo fosse stato l’anno olimpico nel 2017 il nostro medagliere sarebbe stato pesantissimo…
Questi calcoli lasciano sempre il tempo che trovano, anche se meglio averla questa opportunità di calcolo. Avremmo fatto il record di medaglie d’oro e non, ma poi bisogna vedere se ci ripetiamo e anche tener conto che in alcuni anni ci sono i Mondiali e in altri no, da tener conto che in alcuni anni alcune nazioni si condedono qualche pausa di riflessione e becchiamo l’anno sabatico. Ma i numeri parlano da soli in tute le discipline: dal motociclismo alla pesca sportiva, dalle bocce agli sport tradizionali, dal pattinaggio a rotelle piuttosto che a tanti altri sport, noi siamo leader assoluti del mondo e queste è la forza del nostro movimento. Dobbiamo tener conto che è questo il sistema sportivo Italia, può piacere o no ma siamo l’unico paese al mondo a fare tutte le discipline: in qualcuna siamo i primi della classe, in altre non lo siamo, ma non c’è nessun altro paese che sia competitivo come il nostro.

Gentiloni ha detto di essere tifoso della Juventus, andrete a vedere la partita insieme?
No, in questi giorni sono in totale apnea.

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