Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha parlato ai microfoni di Radio Radio a margine della premiazione degli atleti delle Fiamme Gialle al comando generale della Guardia di Finanza. Queste le sue parole:
Progetto Stadio: l’avvocatura capitolina ha detto che revocare il pubblico interesse costerebbe troppo. Lei da presidente del CONI cosa ne pensa?
Io non ho mai giudicato una materia tecnica né tanto meno giuridica come questa che è sostenuta dall’avvocatura. Sono contento che abbia individuato un possibile rischio, un’area di maggiore preoccupazione, ma ho sempre detto che è giusto che la Roma abbia il suo stadio, che la Lazio abbia il suo stadio e che tutte le società di Serie A e non solo che stanno cercando di fare il proprio stadio lo abbiano. Chiaramente io parlo di stadio: tutto il resto non mi compete e non ho alcuna voce in capitolo. Ho visto ciò che accade nel resto del mondo: tra poco giocheremo la finale della Champions League in uno stadio – il Wanda Metropolitano – che è uno spettacolo. Guardate cosa è successo a Londra con lo stadio del Tottenham, nonostante il White Hart Lane fosse una leggenda. Potrei citare decine di casi, ma a un certo punto basta: dobbiamo avere coraggio di prendere una decisione, una volta fatto non si può rimettere tutto in discussione ogni sei mesi, un anno, cinque anni. Non è serio soprattutto nei confronti di chi vuole investire nel nostro Paese, a prescindere che sia il Milan, l’Inter, la Roma, la Juventus, il Cagliari o chi sia.
