Malagò su Lotito «Un passo indietro se squalificato»

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La Gazzetta dello Sport (Bozza/Piccioni) – Niente trasferta «nazionale» per Claudio Lotito per evidenti ragioni di opportunità. Ma il caso dell’indagine per «tentata estorsione» tiene sempre banco. A Baku ne parla Giovanni Malagò: «La giustizia sportiva deve arrivare prima di quella ordinaria, se Lotito venisse squalificato un passo indietro sarebbe necessario. Nell’interesse di tutti, anche del suo». Il «passo indietro», cioè le dimissioni da consigliere federale, sarebbe auspicabile – pare di capire – anche dopo il primo grado. «É una questione morale? Certo». E quel «gli accusatori diventeranno accusati» di Lotito? «Dal suo punto di vista fa bene a dire questo, ma noi come istituzioni non dobbiamo farci condizionare. Il Coni è sempre stato molto rispettoso nei confronti della Figc, ma questo è un discorso che coinvolge le leghe e la nostra moral suasion non possiamo non esercitarla. Siamo in grande sintonia con Tavecchio su questo». E altro: «Se entro il 30 giugno non viene approvato il bilancio, aspetto un commissariamento della Lega Pro».

CONTRIBUTI Intanto è cominciata a Napoli l’analisi del materiale (computer, copie digitali, e cartacee, sequestrato nelle perquisizioni di mercoledì. Il nodo chiave sembra essere il presunto uso «intimidatorio», rallentando la velocità dei versamenti, dei contributi che la Lega Pro gira alle società dopo averli ricevuti dalla Fondazione per la mutualità). Gli inquirenti avrebbero verificato che dopo la pubblicazione della telefonata Iodice-Lotito («mamma» dell’inchiesta) alcuni contributi ai club sarebbero stati sbloccati. Intanto l’avvocato di Lotito, Gian Michele Gentile, dichiara la disponibilità del presidente della Lazio ad essere ascoltato dagli inquirenti. «Ma per essere ascoltati, vogliamo sapere da che cosa ci dobbiamo difendere».

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