Maicon accelera: altre 11 partite e rinnovo al 2017

allenamento roma-maicon

La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Si dice che nel teatro una delle cose che gli attori devono imparare è l’uscita (elegante) di scena. Nel calcio, in fondo, il problema a volte può essere analogo, perché quella di lasciare la ribalta è arte raffinata. Da questo punto di vista, nella Roma un tormento del genere lo sta vivendo un grande campione come Maicon. Inutile nasconderlo, il brasiliano è stato uno dei più forti esterni destri della storia del calcio mondiale e, giunto alla terza stagione in riva al Tevere, si può dire che in giallorosso ha mostrato (soprattutto il primo anno) qualche lampo dell’antica grandezza. La storia è nota. Persi gli stimoli della caccia (riuscita) al Mondiale e frenato per un periodo da problemi alla cartilagine del ginocchio, da Brasile 2014 in poi Maicon – che a luglio compirà 35 anni – non è quasi mai riuscito a convincere.

IL RINNOVO – Il d.s. Sabatini ha sempre avuto stima immensa per il terzino, tanto da dire: «Esiste una Roma con Maicon e una senza Maicon», riconoscendogli un ruolo da leader indiscusso. La sua professione di fede è stata sempre così grande da passare sopra anche alle voci sulle notti allegre del brasiliano. «Tutti noi viviamo tre vite: quella pubblica, quella privata e quella segreta – disse sempre il d.s. Sabatini –. A Maicon lasciamogli la sua vita segreta, perché resta un grandissimo professionista». Ma nonostante queste premesse, il rinnovo annuale di un anno fa (a circa 3 milioni lordi) fece scalpore, stante soprattutto il calo di rendimento dovuto al ginocchio. Col senno di poi, l’investimento non è stato ripagato, ma non è detto che la storia sia ai titoli di coda. Nel prolungamento infatti c’è una clausola che consentirebbe al brasiliano di prolungare il suo rapporto con la Roma addirittura fino al giugno 2017 se in questa stagione accumulerà 20 presenze.

METÀ STRADA – Al momento Maicon è quasi a metà strada, visto che finora è stato impiegato in 9 partite delle 24 partite fin qui disputate, cioè il 37,5% del totale. Ebbene, facendo una proiezione da qui a fine stagione sulla base di una possibile (ma non sicura) eliminazione negli ottavi di Champions contro il Real Madrid, la Roma dovrebbe giocare ancora 23 partite. Ebbene, numeri alla mano, il traguardo potrebbe sfuggirgli di un soffio, ma tutto sarà nelle mani di Garcia, nell’immenso orgoglio di Maicon e forse anche nel rapporto di fiducia che lega l’agente Calenda al club. Nel calcio del terzo Millennio, d’altronde, la logica dell’uomo della strada non sempre ha cittadinanza.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti